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Caso Murdoch, i politici inglesi: "Falsi scandali per incastrarci"

Arriva in Parlamento l’inchiesta sulle intercettazioni illegali. Sollecitato l’intervento di Scotland Yard. Nel mirino del tabloid dello Squalo l'ex vicepremier Prescott e l'ex ministro Jowell

Caso Murdoch, i politici inglesi: 
"Falsi scandali per incastrarci"

Londra - Lentamente, faticosamente, approda al Parlamento britannico lo scandalo delle intercettazioni illegali ordinate da un giornale di Rupert Murdoch e dei relativi maxi-risarcimenti versati dal magnate dell’editoria. Oggi il comitato speciale per gli Affari interni della Camera dei Comuni deciderà se riaprire l’inchiesta su come le informazioni personali finiscono sui giornali e in particolare sull’impiego di investigatori privati. Tre membri laburisti del comitato (Martin Salter, Karen Buck e Ann Cryer) hanno scritto al presidente Keith Vaz caldeggiando l’apertura dell’inchiesta parlamentare.

I tre chiedono anche se la decisione della polizia metropolitana di Londra di non scavare ulteriormente sul News of the World non sia influenzata dal timore di dover denunciare che anche ufficiali di polizia hanno preso soldi per fornire informazioni riservate.
Sono numerosi i politici di primo piano finiti loro malgrado in quella che la Bbc ha definito «la più importante media story degli ultimi anni». I tabloid dello Squalo australiano hanno intercettato l’ex vice premier di Tony Blair, John Prescott; l’ex ministro della Cultura e informazione Tessa Jowell, moglie dell’avvocato David Mills; il sindaco di Londra, Boris Johnson, che a differenza di Prescott e Jowell è conservatore e quando fu spiato era ministro ombra dell’Istruzione. Ma il leader stesso dei Tory, David Cameron, è lambito dalle polemiche: il suo portavoce, Andy Coulson, era direttore del News of the World quando un reporter del settimanale fu arrestato e condannato per le notizie ottenute illegalmente attraverso un detective privato. Le richieste di fare chiarezza si moltiplicano: Charles Clarke, ex ministro dell’Interno di Blair, ha messo nelle mani di Cameron una lettera nella quale sostiene che il probabile futuro premier «ha il dovere pubblico» di assicurare che Coulson è estraneo allo scandalo.

La partita politica tuttavia non è un semplice braccio di ferro tra conservatori e laburisti. Ha sollecitato un intervento di Scotland Yard anche Chris Huhne, uno dei leader del partito liberal-democratico. Un parlamentare lib-dem, Simon Hughes, figura nella lista nera degli intercettati assieme al più noto George Galloway, deputato londinese espulso dai laburisti nel 2003 per le sue posizioni radicali e filopalestinesi e fondatore del partito di estrema sinistra Respect, il quale ha annunciato che intraprenderà iniziative legali contro il «Notw». Galloway si era già scontrato con il tabloid nel 2006 quando il giornalista Mahzer Mahmood, famoso per i suoi scoop «sotto copertura», lo avvicinò fingendosi un ricco uomo d’affari arabo e offrendogli denaro perché facesse dichiarazioni antisemite. Galloway rifiutò i soldi e non disse parole compromettenti.

Il comitato speciale della Camera dei Comuni aveva già indagato nel 2007, al tempo dell’arresto di Clive Goodman e dell’investigatore Glenn Mulcaire.

Tra le persone chiamate a deporre c’era anche l’allora numero uno del gruppo Murdoch a Londra, Les Hinton (ora alla guida di Wall Street Journal e Dow Jones), il quale dichiarò che Goodman aveva fatto tutto da solo.

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