Perfino Beppe Bozzo, manager di Cassano, sta per gettare la spugna. Gli aveva trovato una soluzione perfetta alla Samp, tutti d’accordo, perfino il Real che si sarebbe fatto carico di parte del suo ingaggio. Una squadra di serie A, un allenatore come Walter Mazzarri che adora mezze punte e fantasisti, la possibilità di rientrare nel grande giro e giocarsi l’Europeo ancora da protagonista, una vetrina perfetta per arrivare a un club di prima fascia. Mancava solo la firma del talentino che ha rifiutato sdegnosamente.
C’è di buono che il Real non reagisce alle cassanate, aspetta solo che Antonio salti come un tappo di spumante e chieda la risoluzione del generoso contratto da 4,2 milioni a stagione. L’idea di sorbirselo per altri tre anni annebbia la vista del presidente Calderon, Schuster non lo vuole vedere neppure dipinto sul muro e lo ha lasciato a Valdebebas con un preparatore che il barese ha ignorato saltando l’allenamento mattutino. Dall’Austria dove si trova in ritiro, il neotecnico del Madrid ha fatto sapere che al suo ritorno non vuole traccia dell’italiano. Nel frattempo il Real gli sta mettendo a disposizione tutto quanto è suo dovere per impedire a Cassano qualsiasi appiglio per mettere in mora la società. Per il resto lo ignora. Se il barese sclera è più facile arrivare a una rescissione perché in realtà, esclusa la Samp, nessuno si è fatto concretamente avanti per il suo cartellino nonostante il Real sia pronto a cederlo gratuitamente. Il ragazzo sta facendo una full immersion nella realtà, solo offerte da Paesi di seconda o terza fascia, ma per la serie A non basta ridursi lo stipendio.
Gli ingaggi onerosi dei madridisti comunque restano un deterrente insormontabile alla loro cessione, medesima situazione per Fabio Cannavaro, e i due italiani non sono le sole questioni aperte. Per altri motivi anche Julio Baptista non è partito per il ritiro di Irdning in Austria. Il brasiliano è potenzialmente sul mercato ma è stato valutato 20 milioni dal Real, quindi non sembra proprio un’operazione a basso costo, così come quella di Emerson, 31 anni, almeno 15 milioni per acquistarlo. Peraltro in Spagna non c’è traccia di trattativa in corso per Julio Baptista al Milan, mentre risultano le suppliche di Emerson. È un Real che vuole snellire la rosa ma non svende, anche l’esterno destro Michel Salgado, 31 anni, è sul mercato e non è partito per l’Austria. In compenso a Madrid è nata l’idea di costruire una sorta di Milanlab a Valdebebas, un centro di ricerca scientifica ad alto contenuto tecnologico per ottimizzare la gestione psicofisica dei giocatori proprio identico a quello di Milanello. Un ulteriore segnale dell’attenzione con cui la squadra più popolare del mondo segua l’organizzazione dei Campioni d’Europa, e per realizzare il progetto è stato chiamato il preparatore atletico Walter Di Salvo, ex Roma e Manchester United, già al Real ai tempi di Carlos Queiroz.
Caso Chivu: adesso negli ambienti romanisti gira la voce che più passa il tempo, più l’affetto dei compagni sta scavando il cuore del romeno che starebbe per ripensarci. Lui continua a fare il giro largo per evitare i tifosi, ma da Totti e Spalletti arrivano segnali di grande amore. L’idea sarebbe quella di fissare una clausola rescissoria irrisoria per facilitarne la cessione, ma la prossima stagione. L’operazione appare emotivamente lodevole, ma maledettamente impraticabile, ballano troppi milioni fra l’ingaggio attuale e quello promesso da Moratti. Mercoledì, o forse già oggi, rientrano in Italia i popolari fratelli Becali.
Valery Bojinov invece è vicino al Toro, 6 milioni alla Fiorentina per il suo cartellino e un ingaggio da 1,1 milioni a stagione per il bulgaro. In compenso il Qatar corteggia Alvaro Recoba. L’Al Sadd gli ha proposto un biennale a 4 milioni netti a stagione, se El Chino resta all’Inter anche questa volta ogni illazione è lecita. Ma resterà anche questa volta.
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