Roma

Castel Romano Diciassettenne romena denuncia il connazionale che la faceva prostituire

I carabinieri del Nucleo operativo dell’Eur hanno fermato un pregiudicato romeno di 37 anni del campo nomadi di Castel Romano, ritenuto responsabile dei reati di riduzione in schiavitù, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione minorile, violenza sessuale su minori e ricettazione. A denunciarlo, trovando il coraggio di raccontare la sua odissea è stata la vittima, una ragazza di 17 anni. Alla minorenne, connazionale dell’uomo, era stato promesso un lavoro sicuro in un night club in Spagna ma invece del lavoro, una volta arrivata a Roma, ha subito minacce, è stata picchiata, violentata e obbligata a prostituirsi tutte le notti in zona Eur. Dopo la denuncia della ragazza, i carabinieri hanno individuato e fermato il suo aguzzino, nei pressi di Lungotevere San Paolo che viaggiava a bordo di una macchina rubata. L’uomo si trova nel carcere di Regina Coeli.

«Il coraggio dimostrato dalla giovane - fa notare l’assessore alle Politiche sociali Sveva Belviso - deve essere d’esempio per tutte le donne vittime della tratta sessuale».

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