Il governo britannico gioca la carta della castrazione chimica nel tentativo di ridurre la piaga dei crimini a sfondo sessuale. Due persone in carcere per stupro hanno accettato di fare da cavie: prenderanno una serie di farmaci che dovrebbero ridurre in modo drastico la loro libido. In cambio della castrazione farmacologica i due detenuti saranno rimessi anticipatamente in libertà. Secondo gli esperti questo trattamento dovrebbe funzionare soprattutto con stupratori e pedofili che hanno leccitazione facile e violenta e tendono a sadismo, necrofilia ed esibizionismo. Il ministero degli Interni ha approvato ladozione della castrazione chimica lanno scorso e ha spedito a tutte le persone incarcerate per reati a sfondo sessuale una lettera dove si spiega che i farmaci usati «riducono i livelli dellormone maschile testosterone e leffetto è una diminuzione dellinteresse sessuale e delleccitamento». «Sarete ancora in grado - prosegue la missiva - di avere rapporti intimi ma sarà molto più difficile.
È comunque possibile calibrare il dosaggio in modo che possiate ancora fare sesso con un partner».Ma cè un problema: non sono infatti previsti controlli per accertare se i maniaci che hanno accettato il programma assumano regolarmente le medicine anti libido.
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