Cara Catherine Spaak, lei ha fatto danza classica, ma sa ballare il tango o il cha cha cha?
«No, assolutamente. Dei balli caraibici non so niente, anche perché ho sempre evitato le discoteche».
Si sta allenando?
«Altroché, ieri è stato il terzo giorno».
Ballando con le stelle comincerà il 28 settembre, come sempre su Raiuno, ormai ci siamo. Un po’ di fifa?
«È un impegno duro, ma dire che ho paura sarebbe esagerato. Ballare bene è molto difficile. Però io ho un ottimo maestro, campione del mondo, Benedetto Capraro, che sarà anche il mio partner in gara».
Ha visto qualche volta lo show nelle tre edizioni precedenti?
«Sì, l’anno scorso. Mi piace seguire le evoluzioni dei ballerini. E soprattutto i loro miglioramenti, puntata dopo puntata. Fiona May è stata una vera sorpresa».
Con Milly Carlucci si trova?
«Benissimo. Ho già lavorato con lei in una fiction di tanti anni fa, Voglia di vincere, c’era anche Gianni Morandi».
I suoi avversari li conosce? A leggere la lista ce ne sono almeno tre o quattro che potrebbero partecipare a Soliti ignoti con Frizzi...
«Conosco Licia Colò, la Falchi e la Pivetti».
Lei che pure è ancora affascinante, è gelosa delle bellissime?
«Gelosa io di una bella donna? No, altrimenti non avrei mai fatto Harem».
Le piace la sfida?
«In genere no, ma questo è un gioco, una specie di gara sportiva».
Dunque torna in tv, le mancava?
«Mi manca un programma mio».
Quant’è passato dall’ultimo Harem?
«Tanto, mi pare cinque anni».
A proposito di harem, lei ha avuto tre mariti, ma un calciatore l’avrebbe sposato, per esempio Rivera o Mazzola, che hanno la sua età?
«Perché no, chissà, se fosse capitato. Non ho pregiudizi».
Democratica...
«Sincera».
Ma non sembra che se ne sia andata via dalla Rai per propria scelta...
«Il mio ultimo direttore di Raitre un giorno ha chiuso il programma e stop».
Lei era soave nella sua perfidia con gli ospiti...
«Non sono d’accordo. Cercavo sempre d’interpretare la curiosità del pubblico».
Le piace la tv di oggi?
«Mah, è molto cambiata rispetto alla mia».
Se fosse direttore della Rai cosa non vorrebbe mai vedere?
«Più che della Rai mi piacerebbe essere direttore di rete. Posso dire che c’è un abuso di personaggi messi lì per non far niente. E troppa volgarità nelle cose che si esprimono».
Lei, nata a Parigi da famiglia belga, si considera francese o belga?
«Italiana».
Nel cinema degli anni Sessanta ha cominciato con I dolci inganni, Diciottenni al sole, Il sorpasso, La voglia matta. Una ninfetta deliziosa...
«Ninfetta non mi piace. E nemmeno lolita. Ero semplicente una ragazzina, spuntata nel periodo delle maggiorate».
Lei è stata diretta da Risi, Monicelli, Lattuada, Damiani, Argento. Il suo preferito?
«Ah no, detesto le classifiche. Ho tanti bei ricordi, molto importanti».
E dei suoi grandi compagni di allora sul set, Gassman, Mastroianni, Sordi e Tognazzi, chi era il più simpatico e chi il più galante?
«Mastroianni».
Galante come?
«Sempre con grande rispetto».
E le attrici?
«Sono rimasta amica di Claudia Cardinale e della Sandrelli».
Oltre a cinema e tv, lei ha fatto un sacco di altre cose. Teatro, libri, nel senso che li ha scritti, e canzoni...
«Sì, quest’estate ho portato in scena il mio Storie parallele sulla vita della Piaf. Ma in passato ho fatto molte altre cose».
E scrive anche tanto...
«Beh, ho scritto tre romanzi, più un libro di interviste, più svariati articoli per diversi giornali».
Chi non è più giovane la ricorda bene anche come cantante, Perdono, Quelli della mia età, L’esercito del surf, poi per anni sigla di un popolare spot...
«Sì, qualche disco ha avuto un discreto successo. Per esempio il 33 giri con Dorelli, titolo di punta Non mi innamoro più».
C’è un’attrice di oggi sexy come la Spaak?
«Non
Perfetta per l’Isola dei famosi, quindi. Ci andrebbe?
«No. Perché non amo la promiscuità. E poi sono già sottopeso...».
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