Roma

«A causa dei nomadi, stazioni chiuse e mai più riaperte»

«Chiuse per nomadi e mai riaperte. Parliamo della stazione Monte Antenne della ferrovia regionale Roma-Viterbo e della stazione Salone della Fr2 Roma-Guidonia-Tivoli, i cui cancelli risultano scandalosamente sbarrati. Nella capitale sono diversi gli insediamenti abusivi che, caso unico in Europa, accerchiano le fermate ferroviarie. E le istituzioni, Comune e Regione, stanno a guardare». Lo ha reso noto il capogruppo della Democrazia cristiana per le Autonomie al consiglio regionale del Lazio, Fabio Desideri. «Quella dei nomadi per le stazioni ferroviarie e i nodi di scambio sembra essere - spiega Desideri - un’attrazione. A loro la cura del ferro piace: s’installano accanto alla strada ferrata, usufruiscono dei servizi delle strutture pubbliche, ne decretano la chiusura e non schiodano più. Sarà un caso o c’è una strategia? I cancelli della stazione di Monte Antenne - ha proseguito Desideri - furono sbarrati nel corso del governo capitolino Rutelli I. A distanza di anni, i nomadi non manifestano l’intenzione di liberare il terreno occupato abusivamente accanto al terminal. Tutta l’area, fino al greto del Tevere, è stata trasformata in una discarica.

Chissà cosa ne pensano gli abitanti di Talenti, Monte Sacro e Prati Fiscali che potrebbero utilizzare la stazione per approdare velocemente in centro».

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