Il Cavaliere torna all'attacco. Poche battute scambiate con i deputati del Pdl tra i banchi della Camera. Ma di quelle che fanno discutere. E' il Berlusconi combattivo e ottimista di sempre: "Ho l’intima convinzione che vinceremo con certezza le prossime elezioni", ha confidato ai fedelissimi. Poi la spiegazione della strategia: "Alle elezioni vince chi è all’opposizione perché la crisi viene pagata da chi governa come la Spagna dimostrerà".
Tra uno scambio di battute e una previsione sulla legislatura il Cav non perde l'occasione di lanciare una battuta sul suo successore a Palazzo Chigi: "sembra il calcio, con una squadra in crisi e un solo giocatore che secondo tutti può raddrizzare: Monti come Maradona nel Napoli...".
Silvio Berlusconi in mattinata ha incontrato al Senato i senatori del Popolo delle Libertà. "A Monti avevo proposto di fare il premier", ha detto il Cav. Gli aveva proposto di fare il premier o di prendersi la responsabilità del ministero dell'Economia, quello che ora occupa comunque ad interim. Una richiesta, quella di Berlusconi, che viene dalla "grande stima" per il professore bocconiano. Stima sì, ma non accondiscendenza. Berlusconi ci tiene a sottolinearlo nel suo discorso ai senatori Pdl. Comunque vada "diremo no a qualsiasi manovra depressiva", patrimoniale compresa.
Monti non avrà quindi le mani libere, non potrà fare tutto quello che vorrà, ma se mostrerà "un atteggiamento costruttivo" avrà l'appoggio del Pdl. "Tutto dipenderà", continua il Cav, "dal tipo di provvedimenti che il governo Monti intende varare". Il Pdl quindi dovrà valutare attentamente i provvedimenti che verranno presi e decidere se sostenerli, anche in base "all'agenda di priorità stabilita".
Sul programma di Monti c'è invece più incertezza. Il Cav ha detto di non essere a conoscenza di quali saranno le prossime misure del governo. Monti ha parlato sì di sviluppo e crescita, come degli impegni presi con l'Europa, ma in modo ancora "troppo vago e impreciso". Sul cosa si farà c'è bisogno dunque di più chiarezza "Monti non cambiare la legge elettorale", ha commentato l'ex premier. Ma c'è convergenza di pensiero sulla necessità di una riforma.
Ad ogni modo quello che il leader del Pdl si augura è di riuscire a trovare un'ampia convergenza con il Terzo Polo. Recuperare quindi il rapporto politico con Casini e Fini, per avere un peso maggiore in parlamento.
"Monti mi ha detto che farà i sottosegretari dopo le due fiducie e a noi va bene", ha commentato Berlusconi, ma ha voluto rimarcare con forza che il governo Monti durerà fino a che lo dirà il Pdl, che ha ancora un peso notevole, che può essere decisivo.
Il governo tecnico avrà vita fino a quando sarà necessario, poi, possibilmente dopo un cambiamento della riforma elettorale, si dovrà andare al voto. Anche perché, viene ribadito, Monti non è stato eletto. Non è stato scelto dalla gente, ma messo al suo posto con una sospensione del sistema democratico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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