Omar Sherif H. Rida
Federazione dei gruppi consiliari, verifica della possibilità di un soggetto unico del centrodestra, seminario programmatico, ruolo dei leader della Cdl. A pochi giorni dalla formazione della giunta Veltroni bis e con la convocazione del nuovo consiglio comunale ormai alle porte, nella Cdl va animandosi il dibattito su quali dovranno essere le caratteristiche e i protagonisti dellopposizione capitolina. E tra questi ci sarà, nella veste di punto riferimento e coordinatore, Gianni Alemanno, che per la settimana prossima ha già in agenda un incontro con Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini e Pierferdinando Casini e Mario Baccini per avere da loro «unindicazione precisa per lorganizzazione dellalternativa di centrodestra a Roma». Quellalternativa di centrodestra che già le riunioni di giovedì e venerdì con i vertici locali di Udc e Forza Italia hanno contribuito a delineare. Due i summit: al primo erano presenti, oltre ad Alemanno, il coordinatore romano dell'Udc Massimiliano Fasoli e i due neoconsiglieri comunali Dino Gasperini e Roberto Rastelli, mentre in quello di venerdì il ministro delle Politiche Agricole del governo Berlusconi ha incontrato il coordinatore regionale di Forza Italia, Beatrice Lorenzin e quello romano, Giampaolo Sodano. Identici i temi sul tappeto, come evidenzia lo stesso Alemanno: «Quello su cui stiamo lavorando - spiega - è un grande progetto per rendere forte e unitaria lopposizione di centrodestra durante la prossima consiliatura». Un progetto che prevede nel breve periodo un processo federativo dei gruppi comunali e il cui sbocco successivo sarebbe, in un futuro più o meno prossimo, «degli strumenti unitari per laggregazione sul territorio e la comunicazione politica verso i cittadini». Ed è proprio sul recupero e il coinvolgimento della cosiddetta base e sul metodo della consultazione per giungere a decisioni condivise, che i tre partiti della Cdl puntano maggiormente laccento. Ma quali saranno le prossime tappe di questo percorso? La prima sarà la nomina dei capigruppo: per quello di An si attende la riunione del gruppo del prevista per la settimana prossima, massimo riserbo sulla questione in Forza Italia, mentre per quanto riguarda lUdc arrivano conferme sul nome di Dino Gasperini. Il secondo passo del processo federativo sarà la convocazione di un nuovo tavolo ristretto cui siederanno i vertici di An, Udc e Fi e infine, a luglio, sarà la volta del seminario programmatico dei partiti ma aperto - sottolinea Alemanno - anche a soggetti della società civile. Un seminario da cui le varie componenti della Cdl dovranno uscire con il percorso unitario ben tratteggiato e con in mente i punti strategici che caratterizzeranno lopposizione al Veltroni bis: riduzione dellIci sulla prima casa; 30mila alloggi per ledilizia economica, popolare e convenzionata (costringeremo il sindaco a individuare subito le aree per costruire questi nuovi alloggi promette Alemanno); risposte in merito a quelle sacche di illegalità tollerata (campi nomadi, centri sociali) «per la cui gestione - afferma ancora lex ministro delle Politiche agricole - Veltroni dovrebbe prendere esempio dalle politiche attuate da Sergio Cofferati a Bologna». Sostanziali conferme sulloperazione «opposizione unitaria» arrivano anche dagli altri partiti della coalizione. Il coordinatore romano dellUdc e presidente del XX municipio, Massimiliano Fasoli, rilancia limportanza progettuale, di sintesi e di unità identitaria di quel «patto federativo» ideato al momento della scelta di Alemanno come candidato unico del centrodestra e che trovò come garante il vicepresidente del Senato, Mario Baccini. Proprio Baccini, secondo Fasoli,«oltre a mantenere il suo ruolo propulsivo e di coordinamento, potrebbe vigilare in sede parlamentare qualora venissero attribuiti i famosi poteri speciali per Roma». «LUdc - conclude il presidente del XX - è favorevole a ogni processo daggregazione che vada nellinteresse dei cittadini e che non sottovaluti la lezione delle ultime amministrative, che con il successo delle liste civiche hanno dimostrato una grande voglia di politica sul territorio».
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