«Prima "vendiamo" Sportingenova e poi eventualmente pensiamo a cedere il Luigi Ferraris». La proposta, provocatoria ma non troppo, è firmata da un'intesa verbale bipartisan che ha unito nella stessa squadra maggioranza e minoranza. Insieme per capire meglio e cercare subito una soluzione che all'orizzonte non si vede per la società che gestisce i cinque impianti sportivi comunali principali: lo stadio Ferraris, il Carlini, la Sciorba, Villa Gentile e Lago Figoi. Una presa di posizione forte anche per delineare meglio uno scenario che presenta, ad oggi, tanti, anzi troppi, punti interrogativi: cioè il futuro dello stadio. L'occasione è stata offerta dalla commissione consiliare 8 del Comune di Genova che si occupa anche di sport, all'ordine del giorno ieri mattina nella sala rossa di Palazzo Tursi c'era proprio la questione legata a Sportingenova, il cui consiglio d'amministrazione si riunirà la prossima settimana per valutare la vendita del Ferraris ma non solo.
Come detto, tutti i componenti o quasi della commissione si sono trovati d'accordo soprattutto su una questione: bisogna valutare attentamente la situazione dell'azienda, di fatto del Comune, prima di sacrificare sull'altare del bilancio lo stadio che rischia di finire all'asta se Samp e Genoa non dovessero trovare con l' amministrazione comunale un accordo sulla gestione dell'impianto. «Sì, è vero: è stata una richiesta unica da parte dell'intera commissione, e sottolineo che ha coinvolto sia maggioranza che opposizione. Non si può andare avanti così, non ci sono dubbi. Il passivo di Sportingenova si aggira sugli oltre 4 milioni di euro, e ci sono dati preoccupanti: il costo del personale è raddoppiato a fronte di una riduzione dei dipendenti che adesso sono 54, nove operai e 45 impiegati», ha spiegato Raffaella Della Bianca, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale.
Dunque, un messaggio forte e chiaro in attesa dei prossimi sviluppi anche perché il tempo stringe. La prossima settimana si riunirà il cda di Sportingenova e poi a fine ottobre, al massimo all'inizio di novembre, la commissione si rivedrà e in quella circostanza ci sarà anche il confronto con i vertici dell'azienda. «E vogliamo risposte ben precise, perché alla fine la situazione presenta molti interrogativi. Poi, c'è un altro aspetto su cui abbiamo chiesto spiegazioni: cioè l'eventuale vendita dello stadio Luigi Ferraris, c'è ancora poca chiarezza su questa vicenda», conclude la Della Bianca. Dunque, è stata una seduta piuttosto turbolenta e caratterizzata anche da un altro annuncio, già rilanciato in altre occasioni, che dovrebbe servire per tranquillizzare la tifoseria rossoblucerchiata.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.