Cronache

Il centro storico è una bomba di gas pronta a esplodere

Il centro storico è una bomba di gas pronta a esplodere

Il centro storico è particolarmente interessato dal fenomeno della presenza di bombole di gas gpl e dai rischi connessi a una detenzione e un uso irregolare. «Secondo una stima approssimativa sono 2000 le bombole di gas gpl nel centro storico. Parliamo di una zona che conta 20.000 residenti, quindi si tratta di circa il 10% degli appartamenti - dice Francesco Scidone, Assessore alla città sicura - Però non sappiamo quante siano a norma e quante invece fuorilegge. Molti appartamenti vengono affittati in nero e sono privi degli allacciamenti necessari. È una situazione di pericolo reale. Spesso chi li abita usa le bombole di gas per cucinare e riscaldarsi, ma senza il rispetto delle norme per quanto riguarda le tubature, le locuzioni delle bombole e il loro uso».
Qualche mese fa, nel dicembre 2009, ci fu l'esplosione di una bombola in uno stabile di via Prè che, fortunatamente, provocò solo qualche ferito. «Sulla base di quell'episodio e visti i numerosi ritrovamenti di bombole abbandonate vicino ai contenitori dei rifiuti, segnalati da Amiu, ci siamo interessati al fenomeno - prosegue l’assessore - La polizia municipale ha svolto indagini in collaborazione coi vigili del fuoco per monitorare la zona e scoprire eventuali depositi abusivi». Il 7 maggio nella zona di Prè sono stati trovati 2 depositi non idonei alla conservazione delle bombole. Come conferma l'Ispettore Scaglione, dell'ufficio polizia giudiziaria dei vigili del fuoco: «In due esercizi commerciali venivano detenute, senza le certificazioni necessarie, una trentina di bombole di gas gpl. A partire da un minimo di 75 chili, le disposizioni prevedono locali con impianti elettrici a norma e la presenza di fori di ventilazione. Questi 2 depositi per fortuna erano al piano terra. Il gpl è pericoloso in qualsiasi luogo ma diventa ancora più rischioso se conservato inadeguatamente in una zona con la conformità del nostro centro storico dove in spazi ristretti vi sono numerose abitazioni».
Nella zona di Prè operavano questi 2 rivenditori clandestini, privi di permessi regolari, e ora l'indagine mira a capire se ve ne siano altri. L'Assessore Scidone spiega che «i rivenditori vengono riforniti da camion provenienti da fuori Genova. Le indagini che stiamo portando avanti sono difficili a causa della natura del territorio. È ipotizzabile che nei vicoli si sia sparsa la voce e gli interessati ora restino nell'ombra. I due depositi abusivi di via Prè li abbiamo scoperti anche grazie alla segnalazione dei residenti. Non siamo invece ancora riusciti a scoprire la base di partenza, da dove arrivano i camion che riforniscono i rivenditori clandestini».
Per contrastare il fenomeno della compravendita di bombole fuorilegge il Comune sta lavorando su due versanti. Da un lato, la repressione del fenomeno attraverso le indagini in corso sui depositi di partenza, e il controllo intensificato sul territorio affidato ai vigili urbani; dall'altro attivando un'opera di prevenzione attraverso la realizzazione di opuscoli multilingue da distribuire nei vicoli con le indicazioni sulle modalità corrette d'uso e manutenzione delle bombole. Altro problema è la pratica consueta dell'abbandono di bombole, spesso non completamente vuote, nei vicoli.

Una questione di difficile risoluzione perché per sanzionare il trasgressore è necessario coglierlo in flagrante.

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