Milan prima cinico e poi svampito. Capace di farsi raggiungere, nel finale, due volte dal Viktoria. A dimostrazione che a certi livelli non si può sonnecchiare. Prima si scatena la strana coppia del gol rossonero dopo aver scaldato muscoli e motori nel primo tempo. Sono entrambi brasiliani, ottimi amici nel privato e hanno bisogno anche di spazio per imporre alla difesa del Viktoria la loro abilità tecnica e balistica.
Così al Milan, apparso arrendevole e in difficoltà dinanzi allo sprint dei cechi, sono bastati un paio di minuti e due contropiedi affilati come un rasoio per rifilare sulla schiena del Viktoria altrettanti sigilli e cancellare tutto. Anche gli affanni traditi in precedenza e il disappunto per l’acciacco muscolare toccato a Nocerino che ha costretto Allegri a richiamare dalla panchina Thiago Silva schierandolo a centrocampo in mancanza di specialisti del ruolo. Pato è stato furbo e velocissimo nel rubare il tempo alla sentinella bionda, bruciando anche il portiere in uscita, per firmare, a porta vuota, il suo gol numero 59, quarto nella Champions che è il torneo nel quale deve ancora mostrare tutto il suo valore di bomber.
Sempre Pato è stato generoso con Robinho (che pure gli aveva spalancato la strada con un assist di petto addirittura) mandandolo in gol sessanta secondi più tardi a seguito di un lancio alla viva il parroco di Taiwo, uno degli insufficienti della sera. Invece di tentare il raddoppio personale ha preferito veder sorridere Robinho che col gol ha un contenzioso molto discusso a Milanello. Taiwo ha mostrato virtù insufficienti per meritare la conferma dopo il mercato di gennaio. In uno dei tanti buchi aperti dall’ex marsigliese, si è inserito il Viktoria per realizzare l’incredibile rimonta maturata nel recupero con la difesa imbambolata.
Celebrata l’ottima società improvvisata da Pato e Robinho, c’è da segnalare il debutto di Philippe Mexes che si è trasformato nell’ormeggio più solido della difesa rossonera, troppo traballante nella zona di Taiwo e di Bonera, altro anello debole nella circostanza.
É vero, Allegri ha provato ad alterare le caratteristiche di alcun. Per esempio Emanuelson mezz’ala a destra, chiedendo a Seedorf il sacrificio di arretrare. Esami superati i da De Sciglio, proveniente dal vivaio: ha la faccia da bambino ma un futuro garantito. Deve naturalmente affinare tecnica e mestiere.
Come lui ha assaportato il clima di una sfida vera l’altro deb della compagnia, Bryan Cristante, classe ’95: solo 10 minuti. Ma per ora basta e avanza. Sono stati 10 minuti da incubo. Perchè il Viktoria ha trovato il pari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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