La musichetta della Champions torna a vibrare a Fuorigrotta. Il sogno del Napoli è scrivere, con i titolarissimi in campo (unico dubbio per Campagnaro, in caso di forfait è pronto Grava), un nuovo capitolo di un’annata memorabile: eliminare i Blues e arrivare a un traguardo mai raggiunto nei suoi ottantacinque anni di storia, nemmeno ai tempi di Maradona. In città l’aria è quella dei grandi eventi e si respira una certa frenesia per l’appuntamento con il Chelsea.
Dalla delusione per il sorteggio di dicembre che assegnò la truppa di Villas Boas ai partenopei, si è passati all’ottimismo per il momento no degli inglesi: lo spogliatoio sembra non seguire più lo Special Two portoghese, la cui panchina è più che mai traballante. Ecco che stasera, pur senza il sold out (saranno oltre 50mila sugli spalti con duemila sostenitori londinesi, ma il settore ospiti resterà per metà vuoto), verrà polverizzato il record d’incasso stabilito con il Bayern Monaco. Imponente il servizio d’ordine: 600 agenti e 500 steward vigileranno sul flusso dei tifosi al San Paolo e soprattutto su eventuali contatti con i fan del Chelsea.
L’occasione dell’impresa sembra quella giusta, anche se Mazzarri - stasera e nel ritorno del 14 marzo a Stamford Bridge confinato in tribuna per la squalifica dopo la «crisi di nervi» di Villarreal - non si lascia trascinare dall’entusiasmo. Così il vulcanico tecnico di San Vincenzo ha mantenuto un basso profilo. «Il Napoli non è favorito, è vietato mancare di rispetto a una squadra che ha giocato più di 100 partite in Europa e ha grandissimi campioni, ma con il Chelsea la mia squadra non può sbagliare», così Mazzarri, che sarà sostituito in panchina dal vice Nicolò Frustalupi, figlio dell’indimenticato Mario.
Quando si è seduto da solo in panchina (due volte) il Napoli ha vinto. «È forse più bravo di me come lettura tattica...», gli elogi di Mazzarri. Che si dice troppo concentrato tanto da mascherare l’emozione: «Siamo contenti di poter giocare queste due sfide, ma per me preparare la partita con il Chelsea è come il Chievo, forse perchè arrivando dal basso sono abituato a giocare sfide sempre più importanti».
Più sfacciato Lavezzi, uno dei tre tenori a cui si affidano gli azzurri (35 gol stagionali in totale tra l’argentino, Hamsik e Cavani). «Abbiamo più fame di loro, bisogna mantenere una lucida freddezza per fare una partita da Napoli senza pensare di entrare in campo per non prendere gol, credo che non abbiamo possibilità di sbagliare», dice il «Pocho» a caccia della prima rete europea dell’annata.
«Eliminare il Chelsea? Perchè no? - l’opinione del patron De Laurentiis -. Non sono un guascone, ma nella mia vita professionale ho sempre pensato che non ci siano limiti a nulla, la palla è rotonda».
E snocciola i conti del Napoli in vista del fair play finanziario: «Da 5 anni chiudiamo il bilancio in positivo, delle sedici giunte agli ottavi solo Arsenal, Bayern e noi abbiamo i conti a posto». Un fiore all’occhiello da impreziosire con un’impresa da ricordare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.