«Ma che cosce»: allarme doping nello sci

«Certe muscolature fanno pensare Prevedo scandali nello sci alpino e nel salto»

Tokio. Non è un momento facilissimo per le autorità giapponesi. Dopo la richiesta di scuse ufficiali all’autore della biografia non autorizzata sulla principessa Masako con l’introduzione di misure immediate, ecco che si apre un nuovo fronte, meno aulico e molto più rozzo: la nuova ondata di violenze che sta percorrendo tutto l’arcipelago. A inizio anno un rapporto commissionato dal Governo ha preso in esame il fenomeno del bullismo a scuola, con il rischio serio che venisse revocata la norma che dal 1947 vieta di percuotere gli alunni. Ma ciò che davvero incute preoccupazione nella popolazione è l’incremento dell’attività criminale in città, a cui ora la polizia di Tokio sembra aver trovato un rimedio bizzarro e molto nippon: arruolare pugili per mettere ko i malavitosi.
Appena lanciato il bando, si sono presentati ben 80 boxeur, tutti motivatissimi: «Voglio rimanere attivo - ha spiegato il supermosca Kenji Saegusa -, e trovare un lavoro stabile per quando mi ritirerò. La nostra esperienza, anche nel saper menare le mani, non potrà che essere utile alla polizia». I funzionari di Tokio hanno posto una sola discriminante: che ai bandi non si presentino tipi alla Tyson, considerato il cattivo per antonomasia.

Una seconda controindicazione veramente ci sarebbe: lo stipendio per i nuovi cops non supererebbe i 1600 euro mensili, ma con il vantaggio di poter entrare gratuitamente, familiari compresi, nell’immensa Disneyland che si trova nei pressi dell’aeroporto di Narita. Questa seconda opzione fa vacillare un attimo tutta l’operazione, sebbene sia noto che in fondo chi mena pugni a destra e a manca è un eterno bambinone.

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