Ci hanno provato in tanti, in questi giorni, e con le tesi più varie a spiegarne il segreto del suo successo. Siamo certi, sotto lo sguardo divertito dello stesso Checco Zalone che avrà riso di questa giustificata attenzione nei suoi confronti traendone materiale per una sua futura gag. Il tutto, tralasciando forse la considerazione più banale ma vera: Zalone piace alle gente semplicemente perché è l'unico, in questo momento in Italia, capace di far ridere con gusto lo spettatore.
Sottolineiamo ridere che è diverso dal far sorridere come, ad esempio, capita con il film di Aldo, Giovanni e Giacomo o, addirittura, sbadigliare come con il cinepanettone (su Boldi tacciamo solo per simpatia nei suoi confronti). Che poi ci riesca senza cadere semplicemente nel volgare ma rifilando dei benserviti, sotto forma di battuta, a religioni, istituzioni, politica, malcostume, è impresa da guinness. Il suo è sano cinismo che non fa inalberare ma riflettere. La scoperta dell'acqua calda? Trovate un altro, in Italia, capace di far ridere allo stesso modo e senza mezzi termini. Anzi, diventa quasi una medaglia da appuntarsi al petto il fatto di essere sbertucciati da lui. Una formula vincente come dimostrano i numeri serviti, al box office, dal suo Che bella giornata, titolo certamente più che augurale per il nativo di Capurso (Ba). In soli cinque giorni, il suo secondo film, prodotto da Taodue e distribuito da Medusa, ha raccolto la bellezza di 18.647.479 di euro, più di quanto incassato, per capirsi, in quattro settimane da Natale in Sudafrica, fermo a 18.449.292 euro. Bella forza, ha cercato di minimizzare qualcuno, spiegando che con tutte quelle copie (775 schermi) partiva avvantaggiato. Provate a dare, allora, le stesse sale ad uno dei cinepanettoni e poi vedrete se il risultato sarà lo stesso.
Ma quando mai si sono visti, di recente, esercenti costretti a mandar via la gente in fila? Altro che troppe sale; il problema è stato opposto. Dove possa arrivare, ora, in termini di incasso Zalone è difficile dirlo. Certo che se dovessimo prendere come pietra di paragone valida il fatto che nel primo week-end abbia incassato circa 12 milioni di euro (rispetto ai quasi 10, all'esordio, del blockbuster Avatar che poteva contare sul prezzo maggiorato per il 3D) si potrebbe sognare in grande, da primo posto in assoluto. Meglio ragionare un passo alla volta e puntare a La vita è bella che è la pellicola italiana più vista con 31.231.984 euro mettendo, intanto, nel mirino l'altro grande blockbuster della stagione, Benvenuti al Sud, fermo, al momento, a 29.783.289 euro.
Ci troviamo di fronte ad una moda passeggera o Zalone può essere accostato ad Alberto Sordi, sia per versatilità, sia per capacità di raccontare, con cinismo, gli
italiani? Checco Zalone, in fin dei conti, piace perché ha l'irriverenza che a noi italiani spesso manca, ovvero il coraggio di dire quello che in tanti pensiamo? Ci piacerebbe conoscere, cari lettori, il vostro pensiero.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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