da Londra
I suoi dieci anni al numero 10 di Downing Street, le amicizie imbarazzanti con guru del fitness, ma soprattutto la tumultuosa relazione tra suo marito e l'attuale premier laburista Gordon Brown. «Parla per se stessa» Cherie Blair e come sua abitudine ne dice di tutti i colori.
L'ex first lady britannica, avvezza da tempo a finire sotto i riflettori almeno dal giorno dopo in cui suo marito vinse le sue prime elezioni e lei aprì la porta di casa in succinta sottoveste di fronte ad una folla di paparazzi, non ha mai avuto troppi peli sulla lingua nel raccontare come stanno le cose, almeno dal suo punto di vista. Così, nella sua prima vera autobiografia Speaking for myself, in uscita alla fine del mese, ma anticipata ieri dal Times e dal Sun, racconta un bel po' di aneddoti sulla sua vita a fianco di un leader carismatico come Tony i cui dettagli sono ovviamente destinati a riflettersi anche sull'amico-avversario Gordon. Il quale, almeno da indiscrezione, sembra sia già furioso per la scelta fatta da Cherie, di far pubblicare il libro in anticipo rispetto ai tempi decisi originariamente (avrebbe dovuto essere in libreria in autunno) soprattutto in un momento così tormentato per il suo governo.
E in effetti, sebbene la moglie di Tony dichiari di non avere «nulla di personale contro Gordon», è difficile non pensare a queste memorie anche come ad una sorta di vendetta ad effetto ritardato contro chi volle, a tutti i costi, il posto che era di suo marito. Lo afferma la stessa signora Blair, spiegando di aver sempre pensato che suo marito «era l'uomo più adatto a quell'incarico anche perché si trattava di un lavoro dannatamente difficile». La guerra dei nervi innescata da Brown per costringere Tony alle dimissioni anticipate fu un problema di cui «mio marito avrebbe fatto volentieri a meno». Come dire che Blair sarebbe rimasto se solo l'allora Cancelliere non avesse fatto precipitare la situazione venendo meno ad un patto che fu stretto a casa di un vicino e non al ristorante Granita di Islington come tutti i giornali hanno riportato negli anni scorsi. Secondo Cherie, Tony era invece pronto a lasciare già nel 2005 se solo Gordon avesse appoggiato la sua riforma pensionistica e ospedaliera, ma così non fu.
Il suo consorte però è un generoso ed ha comunque deciso di aiutare il primo ministro a vincere le prossime elezioni fornendogli preziosi consigli. Lo aveva fatto anche in passato, quando aveva detto a Brown di sposarsi se voleva diventare premier.
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