Chi va piano va al museo. Gratis

A lla vigilia del tempo di Avvento sembreranno far concorrenza ai Re magi: li mettiamo nel presepio, lontani dalla capanna; poi all'Epifania facciamo loro raggiungere la meta. Ecco: anche Milano ha il suo grande presepe en plein air. La meta è fissata per il 2015 e si chiama Expo, ma invece dei cammelli sceglie le lumache di Cracking art, che dopo pinguini e coccodrilli tornano, con "REgeneration" a colorare la città con le loro plastiche d'artista. Fucsia e vivaci, hanno fatto loro comparsa da un paio di giorni fra piazza della Scala e piazzetta San Fedele. Muoveranno lente, con i loro 3,20 metri per 2, alla conquista del cuore della città e del sorriso dei milanesi verso la stazione Centrale, da cui simbolicamente partiranno per visitare molte città, da Tel Aviv a Chicago. Obiettivo: diffondere la buona novella di Expo. Dici lumaca e pensi alla lentezza e al tempo. Qualcuno potrebbe ironizzare sui «ritardi» di Expo. «La chiocciola - chiarisce Massimiliano Finazzer Flory, assessore alla Cultura - racchiude molti simboli, nel suo viaggio porta con sé la propria casa, rappresentando quindi un percorso a contatto con il territorio e simboleggia, poi, un orecchio, metafora della capacità di ascoltare. Infine, per l'epoca moderna, rappresenta il segno grafico della comunicazione per antonomasia». È anche con questa iniziativa che il Comune si appresta a festeggiare oggi il traguardo raggiunto, per contro con grande rapidità, del milione di visitatori nelle mostre organizzate fra Palazzo Reale, Palazzo della Ragione, Castello, Pac e Rotonda della Besana. L'obiettivo è stato centrato nei giorni scorsi, con un mese di anticipo rispetto al 2008, e questa sera, dalle 20 alle 24, l'ingresso ad alcune mostre sarà gratuito. Ma non è tutto: le signore riceveranno un fiore e nel cortile di Palazzo Reale si potrà brindare con un calice di vino. Infine insieme al biglietto omaggio il visitatore riceverà un coupon per un ingresso ridotto da regalare a un amico.
«Superare il milione di visitatori - ha aggiunto l'assessore - significa superare la contrapposizione fra cultura d'élite e quella di massa. Il marketing della cultura inizia dalla gente, trasformando i visitatori in protagonisti».
Le mostre aperte questa sera sono anche fra le più gettonate. Si va da Edward Hopper, in calendario a Palazzo Reale fino a fine gennaio, questa esposizione ha però già totalizzato 50mila visitatori in un mese. Sono in 55mila ad aver invece gradito «Scapigliatura, un pandemonio per cambiare l'arte», che chiude domenica i battenti. Nei primi giorni di apertura hanno già conquistato 3.800 visitatori gli scatti di Steve McCurry con «Sud Est», aperta a palazzo della Ragione fino a fine gennaio, proprio come «Shunga, Arte ed Eros nel Giappone del periodo Edo» che, in un mese, a Palazzo Reale ha affascinato quasi 4600 visitatori con le sue stampe erotiche. La festa di stasera permetterà di visitare anche la neonata del gruppo, «Ombre di guerra», la mostra che ha appena aperto alla Rotonda della Besana per raccontare i principali conflitti degli ultimi 70 anni.

Fra le mostre da «sold out» fra 2008 e 2009 resteranno nella memoria, Tiepolo e Seurat, ma soprattutto il surrealismo di Magritte che da novembre 2008 a marzo 2009 ha totalizzato ben 188mila visitatori. Nel 2009 «guest star» sono state «le ninfee» di Monet con 170.793 visitatori in 5 mesi, seguita dalla grande mostra dedicata ai cent'anni del futurismo che ha sfiorato quota 136mila in 4 mesi.

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