Erica Orsini
da Londra
Il Signore può chiamarti in qualsiasi momento, anche quando stai bevendo un bicchiere di birra o leggendo il Times in metropolitana. Almeno questo è ciò che pensa la Chiesa cattolica dInghilterra e Galles per far fronte alla sempre più preoccupante penuria di sacerdoti. Con una mossa assai anticonformista e decisamente spregiudicata, sta infatti lanciando una campagna di reclutamento che utilizzerà perfino i sottobicchieri da pub e dei poster da affiggere nelle stazioni della metropolitana londinese per farsi conoscere. Lidea fa parte di un ambizioso piano di riforma delle diocesi che avrà come sede «sperimentale» Westminster, ma che potrebbe estendersi in futuro allintero Paese. Gli obiettivi della riforma sono stati elencati in una lettera spedita a tutte le congregazioni dal cardinale Cormac Murphy OConnor, capo della chiesa cattolica dInghilterra e Galles, che sembra avere le idee chiare sullargomento.
In Gran Bretagna i preti sono sempre di meno e anche i fedeli scarseggiano. E le funzioni religiose vengono disertate sempre più frequentemente. Così lunico modo per continuare a sopravvivere è affrontare la crisi di vocazioni chiedendo maggiore collaborazione ai laici. In pratica molti parrocchiani dovranno imparare a cavarsela senza laiuto di un prete «locale». Il numero dei sacerdoti che operano a Westminster è sceso da 850 a 600 negli ultimi quindici anni e ci si aspetta che il loro numero si riduca a 470 nel prossimo decennio: la riforma prevede che ai ministri laici sia permesso di vivere nelle case del clero almeno nelle aree dove i preti non sono più presenti, sostituendoli nelle funzioni dei giorni feriali. Cambiamenti formali quindi, ma anche di sostanza, per una Chiesa che non può più permettersi di rimanere immutabile. E questo è dimostrato anche dalla scelta di affidarsi a una campagna pubblicitaria. «Sempre meno persone si avvicinano al sacerdozio - ha commentato ieri Terry Tastard, parroco di Brook Green a Londra - ma questa campagna potrebbe infrangere gli stereotipi».
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