Chiesti cinque milioni in più per il collaudo della Metro C

Storace: «Un tentativo scandaloso»

Chiesti cinque milioni in più per il collaudo della Metro C

La fine dei lavori della linea C è lontana, ma i costi per il collaudo delle prime tratte stanno già lievitando. E c’è addirittura il rischio che finiscano per triplicarsi. Nella riunione del Cda di RomaMetropolitane del 6 giugno scorso era infatti all’ordine del giorno (punto numero otto) la richiesta di aumentare di circa 5 milioni di euro la parcella della commissione incaricata, passando dai 3 milioni e 300mila euro originariamente previsti a un importo complessivo di 8.342.000 euro. A sollevare la questione è stato Francesco Storace, capogruppo della Destra in Campidoglio, che ha presentato un’interrogazione «urgentissima» al sindaco Alemanno chiedendo un intervento per sbloccare «l’inaudito e scandaloso tentativo» del consiglio d’amministrazione.
Che però si difende per bocca del suo ad, Federico Bortoli: «I collaudatori - spiega al Giornale - ci hanno chiesto di ricalcolare il loro corrispettivo dopo che nel 2007 avevano firmato un contratto per la tratta principale compresa tra Pantano e San Giovanni. Per alcune voci pretendevano il massimo della tariffa e visto che la nuova spesa non trova copertura nel quadro economico, ho deciso di portare il tema in consiglio e di discuterne collegialmente». L’adeguamento della parcella della commissione non ha convinto affatto i revisori dei conti del collegio sindacale, che hanno espresso parere contrario e hanno messo la decisione nelle mani dell’Autorità di vigilanza per i contratti pubblici.
In attesa che arrivi un giudizio, sulla vicenda è intervenuto lo stesso presidente della commissione di collaudo, Andrea Monorchio, che ha voluto chiarire la sua posizione: «Il mio compenso totale per la prima tratta è di 535mila euro e copre anche i costi di un team di sette persone tra ingegneri e geometri». Mentre l’adeguamento per eccesso, a detta di Monorchio, sarebbe legato a un «errore di calcolo» originale. «I compensi sono stabiliti per legge - ha puntualizzato - e le percentuali fissate da RomaMetropolitane sono più basse della norma».


L’interrogazione di Storace, intanto, non è rimasta lettera morta. Dario Rossin, capogruppo del Pdl in Consiglio comunale, ha affermato che il tema merita di essere approfondito. E lunedì si deciderà se discuterne in aula già nella seduta di giovedì pomeriggio.

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