Roma

«Chiudere al più presto il campo di Tor de’ Cenci»

Chiudere al più presto il campo nomadi di Tor de Cenci e ridurre gradualmente nel tempo quello di Castel Romano. Il consiglio del XII municipio ha votato e approvato un ordine del giorno in cui esprime pieno accordo all’azione svolta dal Comune nell’ambito del Piano Nomadi. La seduta straordinaria del consiglio, a cui ha partecipato anche l’assessore alle Politiche Sociali Sveva Belviso, era stata richiesta dall’opposizione per fare il punto sulla situazione dei campi nomadi in XII.
Negli ultimi anni il territorio ha infatti registrato un incremento degli stanziamenti abusivi e ha visto la nascita di piccole baraccopoli in diversi quartieri per lo più periferici. Come ha confermato la Belviso, il campo nomadi di Tor de’ Cenci sarà dimezzato entro la fine dell’anno e sarà definitivamente chiuso entro i primi sei mesi del 2010. «Grazie ai controlli effettuati dai carabinieri, il campo di Castel Romano è già stato ridotto di circa 400 unità - ha spiegato il presidente del XII, Pasquale Calzetta - passando da mille a seicento presenze. La stessa cosa è avvenuta nel campo di Tor de’ Cenci che oggi registra circa 400 presenze». Non c’è stato bisogno di usare la forza, i nomadi che non erano in regola o avevano qualcosa da nascondere hanno deciso di non sottoporsi al censimento e si sono allontanati spontanamente». «Grazie al lavoro delle forze dell’ordine riusciamo a mantenere la situazione sotto controllo - ha aggiunto Calzetta -. Il vero problema sono le baraccopoli, i piccoli insediamenti abusivi che sorgono in poco tempo e che si spostano sul territorio ogni volta che viene effettuato uno sgombero. Generano allarme sociale e gli occupanti vivono in condizioni igienico sanitarie precarie».

Vallerano, Laurentino 38, Trigoria: le zone più colpite dal fenomeno sono sempre quelle periferiche e meno popolate.

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