La Cina riapre il Tibet ai turisti stranieri

Pechino. Dopo tre mesi di totale isolamento, il Tibet riapre ai turisti stranieri. Lo ha annunciato ieri l’agenzia governativa Nuova Cina. Tra oggi e domani arriveranno a Lhasa due turisti svedesi e altri quattro da Singapore. Dopo le proteste anticinesi, finora c’era stata solo una parziale riapertura al turismo interno e da maggio anche a turisti di Macao, Taiwan e Hong Kong. Rimaneva però il blocco a stranieri e giornalisti non cinesi, con gravi ripercussioni economiche per la regione. Con le nuove regole per la stampa in vigore dal 2007, valide per il periodo delle Olimpiadi, i giornalisti stranieri avrebbero potuto girare per tutto il territorio cinese e intervistare chiunque avesse accettato di parlare. La scorsa settimana, per il passaggio della fiamma olimpica, avvenuta con imponenti misure di sicurezza imposte da Pechino, il governo ha annunciato il rilascio di oltre mille persone detenute per le proteste di marzo.

Le manifestazioni anticinesi, in cui secondo alcuni responsabili tibetani in esilio sono state uccise almeno 203 persone, sono scoppiate per l’anniversario della rivolta del 1959, dopo la quale il Dalai Lama fu costretto all’esilio in India.

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