Cinema, «zoom» aperto sul fattore amicizia

INEDITO Proposto dalla Cineteca italiana anche il cartoon di Elliot «Mary and Max»

Uno dei temi più abusati, spesso in maniera impropria o non sempre all’altezza delle aspettative, nella storia del grande schermo, è al centro di una interessante rassegna organizzata dalla Fondazione cineteca italiana e dall’assessorato alla Cultura della Provincia di Milano. «L’amicizia nel cinema», da oggi al domenica 29 novembre allo Spazio Oberdan (info: 02-77406316, www.cinetecamilano.it), ruota intorno a dieci pellicole che, da angolature differenti, hanno rivisitato quel sentimento che, secondo Dumas, ti spinge a dimenticare ciò che uno dà e a ricordare ciò che uno riceve. Della retrospettiva fa parte anche Jules e Jim (il 26, ore 21) di François Truffaut, cui Cineteca rende omaggio in occasione del venticinquesimo anniversario della sua morte. La proiezione sarà preceduta da estratti di due interviste rilasciate dal regista francese a Radio Canada, mai diffuse in Europa ma incluse nel Dvd allegato al volume Il ragazzo salvato, realizzato dal critico Mario Serenellini che, per l’occasione, incontrerà il pubblico in sala. L’amicizia al femminile è al centro di pellicole come Le amiche (il 27), che Antonioni girò nel ’55 ricavando, da Cesare Pavese, questa storia di depravazione borghese, o de L’amico della mia amica (il 26) di Rohmer, sesto episodio della serie «Commedie e proverbi». Sempre giovedì potremo rivisitare l’intenso Gli anni spezzati di Peter Weir, con protagonista Mel Gibson, che racconta una delle pagine più significative della storia australiana; è quella della battaglia dei Dardanelli nel corso del primo conflitto mondiale, durante la quale molti giovani si immolarono contro l’esercito turco. Più che sulla futilità della guerra, però, Weir si sofferma sull’amicizia maschile cameratesca che la divisa fa saldare. Ambientato in periodo di guerra è anche il bellissimo Arrivederci ragazzi (il 25) di Louis Malle, girato nell’87 e Leone d’oro a Venezia, film particolarmente sentito dal regista perchè racconta un episodio di cui fu testimone; protagonisti sono tre ragazzi ebrei, ospitati in un collegio cattolico, i quali, nel ’44, vengono prelevati, insieme con il direttore, dalla Gestapo dopo una soffiata. Più famosi al grande pubblico sono The Elephant Man (il 25) del visionario David Lynch, nel quale un medico vuole ridare dignità a un fenomeno di baraccone, e lo struggente Gran Torino (il 28), diretto ed interpretato da quel maestro di cinema che risponde al nome di Clint Eastwood.

Non poteva mancare la particolare visione di Wim Wenders, che di amicizia ha raccontato pagine molto significative come quelle di Nel corso del tempo (il 29) D’obbligo anche l’inserimento de I vitelloni di Fellini (il 25) che racconta la quotidianità annoiata di cinque amici di provincia. Non ultimo, segnaliamo lo sconosciuto Mary and Max (il 27, ore 21.30), film di animazione adatto ad un pubblico adulto, lungometraggio di esordio del regista australiano Adam Elliot.

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