
Un ragazzo che non riesce a stare lontano dai guai e un anziano che si erge a vigilante. Sono i due protagonisti di Locked in trappola, remake di un successo argentino del 2019, nei cinema italiani dal 21 agosto, che vede protagonisti Bill Skarsgård e Anthony Hopkins diretti da David Yarovesky.
Il thriller, prodotto da Sam Raimi (La Casa) è il remake di un successo argentino del 2019 ed ha una particolarità: è girato quasi esclusivamente all'interno di un'auto. Bill Skarsgård interpreta Eddie Barrish, un ladruncolo che si intrufola nell'auto di lusso di William, interpretato da Anthony Hopkins, che ha modificato il mezzo rendendolo una trappola mortale. Con nessuna possibilità di fuggire, Eddie deve dimostrare di non meritare la fine che il giustiziere William vorrebbe fargli fare.
Locked In Trappola è un thriller fisico ma anche psicologico. «Racconta di un ragazzo che in fondo ha un grande cuore ma non ne combina una giusta dice Bill Skarsgård . Lo conosco, fra i miei amici c'è più di un Eddie, un ragazzo che sbaglia tutto, che diventa padre troppo presto, che cerca di fare del suo meglio e non ci riesce». Dopo IT e Nosferatu Skarsgård è ormai sempre il primo nella lista del direttore del casting dei film di genere horror. «Questo non è stato un film facile dice -. Essere dentro un'auto per tutto il tempo delle riprese è stato impegnativo e un po' claustrofobico. Mi ha aiutato lavorare con un amico. Ogni tanto da quell'auto, insomma, David Yarovesky mi tirava fuori». Skarsgård è alto un metro e 90, comprensibile laclaustrofobia. «Più che per me però le difficoltà erano immense per la squadra tecnica. Avete idea di cosa voglia dire trovare un angolo diverso in un'autovettura, per riprendere una scena che non sia identica a quella precedente? Abbiamo costruito in studio un mezzo con le pareti rimovibili». Però, avverte il regista: «Quell'auto finta con le pareti rimovibili l'abbiamo usata il minimo indispensabile. Fin dall'inizio ho capito che per rendere le cose realistiche davvero, avrei dovuto girare la maggior parte delle scene sulla strada». Alla fine è stata una sfida divertente. «L'intero film riguarda me in un'auto - continua il protagonista -, quando ho letto il copione mi sono entusiasmato all'idea di reggere da solo tutto il film e poi sul set mi sono pentito. Mi mancava l'interazione con i colleghi». Anthony Hopkins infatti non si relaziona personalmente con il ladro della sua auto, quasi mai. Lo tortura lentamente, da remoto. «Diecimila differenti sfumature di tortura», scherza Skarsgård. D'altra parte nessuno più di Anthony Hopkins riesce a incutere terrore, sin dai tempi del Silenzio degli Innocenti. Il regista ha messo in guardia Skarsgård: «La prima cosa che gli ho chiesto quando ci siamo chiamati su Zoom, per discutere del film. è stato proprio: sei sicuro di volerlo fare? Perché tanto succede in questo film e tanto di quello che abbiamo girato è reale e doloroso».
Uscito a marzo negli Usa, il film non ha avuto grande successo nelle sale
americane ma si riscattato quando, qualche mese dopo, è arrivato sul canale di streaming Hulu. Attraverso il passaparola ha scalato le vette della classifica e ora è al secondo posto fra i 15 film più visti in piattaforma.