Cinema

"Cocainorso", ecco la bizzarra storia vera che c’è dietro il film

Da un fatto di cronaca nera avvenuto nel 1985, il film di Sky rilegge la storia dell'orso "cocainomane" con tutti i clichè di un horror vecchio stile. In streaming su Now dal 25 ottobre

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Diretto da Elizabeth Banks, che di professione è anche attrice e produttrice, il film di Cocainorso arriva su Sky e in streaming su Now dal 25 ottobre dopo la sua (breve) apparizione nelle sale cinematografiche del nostro Paese. Un film bizzarro, in bilico tra horror, commedia e satira animalista, e nonostante le critiche non del tutto esaltanti, la pellicola è diventata un vero fenomeno al botteghino, incassando solo nel Nord America, ben 63 milioni di dollari (a fronte di un budget di 30 milioni). Con un cast di grandi stelle, tra cui spunta il compianto Ray Liotta e la brillanta Keri Russel ora nel cast di The Diplomat su Netflix, Cocainorso – titolo italiano per Cocain Bear - è uno dei pochi esperimenti cinematografici che, di fatto, ha funzionato perché ha unito al suo interno un fatto di cronaca realmente accaduto a tutti i più classici clichè di un film horror di serie B.

Ambientato nel 1985, il film racconta di un’incidente aereo in cui un corriere della droga muore e perde un carico di cocaina. Il carico viene trovato da un orso bruno che mangia tutto il suo contenuto. Questa dark comedy così feroce mette in scena una storia dove ogni cosa sembra possibile. Infatti, una volta che è stato scoperto il misfatto, un gruppo stravagante di poliziotti, criminali, turisti e adolescenti si ritrovano in una foresta della Georgia dove il predatore di 230 chili ha appena ingerito una quantità impressionante di cocaina e si aggira infuriato in cerca di altra droga... e di sangue.

Cosa c'è "dietro" il film?

La storia vera di Cocainorso ha inizio negli anni ’60 quando Andrew Carter Thornton divenne un esperto paracadutista dell’esercito americano. La ricerca del brivido portò l’uomo a dedicarsi a un’attività parallela. Prima diventò poliziotto della narcotici poi uno spacciatore. Nel 1981 fu incriminato insieme ad altre 24 persone per aver pilotato un aereo che contrabbandava marijuana dal Sud America a Lexington. Ha scontato 5 anni di carcere e gli fu revocata la licenzia di volo. Poi, nel settembre 1985, Thornton partì per quella che fu la sua ultima missione di contrabbando. Si lanciò da un aereo sopra Knoxville, nel Tennessee, con un borsone contenente 15 milioni di dollari in cocaina. Morì perché il paracadute non si aprì. Due mesi dopo la morte del trafficante, un cacciatore ha trovato un orso morto e circondato da quello che rimaneva di un borsone che, successivamente, gli investigatori ritennero essere quello di Thornton. Un medico legale che condusse le indagini per capire le ragioni della morte dell’animale, concluse che l’orso di 100 kg era morto a causa di una grave intossicazione da cocaina, dopo aver ingerito circa 3 o 4 grammi di sostanza.

Da qui l’idea del film di trasformare l’orso in un animale in cerca di droga e di sangue.

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