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Bohemian Rhapsody, tutti gli errori storici nel film su Freddy Mercury

Nonostante sia stato premiato varie volte, Bohemian Rhapsody è una pellicola che presenta numerosi errori riguardo la figura di Freddy Mercury e dei Queen

Bohemian Rhapsody, tutti gli errori storici nel film su Freddy Mercury

Bohemian Rhapsody è il film dedicato a Freddy Mercury e ai Queen che va in onda questa sera alle 21.30 su Rai 1. Nonostante il film sia stato accolto con favore, tanto a portare anche Rami Malek a vincere il Premio Oscar per la miglior interpretazione maschile, Bohemian Rhapsody è arrivato alla fine di una lavorazione complicata. Come si legge su Coming Soon, infatti, all'inizio Freddy Mercury avrebbe dovuto avere le fattezze dell'attore Sacha Baron Cohen, che tuttavia si tirò indietro dal progetto a causa di alcune divergenze con la band, i cui componenti sembravano restii a condividere dettagli intimi su Freddy Mercury.

Bohemian Rhapsody, la trama

Da sempre ambizioso a diventare un cantante di fama internazionale, il giovane Farrokh Bulsara (Rami Malek) coglie la palla al balzo quando assiste all'esibizione di una band, seguita dall'abbandono del frontman. Il ragazzo, di origine parsi e legato a una famiglia molto tradizionalista, decide allora di presentarsi al batterista Roger Taylor (Ben Hardy) e al chitarrista Brian May (Gwilym Lee). Mentre il ragazzo si invaghisce di Mary Austin (Lucy Boynton), la band "assume" il bassista John Deacon (Joseph Mazzello), dando così origine ai Queen. Ben presto il carisma di Farrokh - che cambia legalmente il suo nome in Freddy Mercury - attira l'attenzione di John Reid (Aidan Gillen), un discografico che decide di seguire e rappresentare la band, che ben presto raggiunse un enorme successo. Freddy mercury però non si accontenta e continua a sperimentare, fino alla creazione del brano Bohemian Rhapsody, che però viene rifiutato dalla casa discografica, che i Queen decidono di abbandonare. La loro carriera non si arresta, ma a causa della relazione tra Freddie e il suo manager Paul Prenter (Allen Leech) all'interno della band cominciano ad esserci forti tensioni che porteranno Freddie a prendere una decisione inaspettata, mentre la stampa comincia a interessarsi sempre di più alla sua vita sessuale.

Tutti gli errori del film

A ben guardare, Bohemian Rhapsody è un film che rientra senza alcuna fatica nel genere biografico, non solo perché effettivamente punta a raccontare la vita di un personaggio noto ed estremamente iconico. Ma anche - e forse soprattutto - perché risponde a una struttura cinematografica fortemente codificata, che segue una serie di tappe pressoché imprescindibili. Ecco allora che lo spettatore si trova davanti a una storia con un personaggio ambizioso e pieno di talento, che insegue un sogno a ogni costo, anche a dispetto di una famiglia che non lo capisce e che quasi lo ostacola. Arriva poi il successo, la fama, la realizzazione dell'ambizione massima, quando tutto sembra arrivare al culmine. Ma in questo genere di pellicole il culmine non è altro che il punto più alto prima della rovinosa e ineluttabile caduta: ecco allora i problemi di dipendenza tipici delle rockstar sul grande schermo, i problemi relazionali con tanto di villain capace di manipolare il protagonista, prima di arrivare a un lieto fine che è solamente un'illusione. Bohemian Rhapsody segue quasi pedissequamente questa struttura e per rimanervi il più attaccato possibile il regista Dexter Fletcher si è preso delle libertà narrative volte ad aumentare l'empatia e la partecipazione del pubblico, anche a costo di portare sullo schermo degli errori dovuti a una sorta di mescolanza cronologica.

Come si legge sulla testata britannica Radio X, infatti, il regista ha romanticizzato alcune cose per aumentare la "drammaticità" della storia. Ad esempio, Dexter Fletcher si è preso grandi libertà sulla diagnosi di sieropositività di Freddy Mercury. Nel film l'artista scopre di avere l'HIV prima del concerto del Live Aid: in una scena toccante, infatti, Freddy Mercury svela la sua malattia proprio durante le prove del grande concerto e quindi l'esibizione che poi viene fatta sul palco è in qualche modo "appesantita" da questa triste consapevolezza. In realtà, secondo quanto raccontato dal partner del cantante Jim Hutton, Freddy Mercury non ricevette la diagnosi di HIV fino all'aprile del 1987, quindi quasi due anni dopo il concerto live del 1985. Ma non si tratta dell'unica data sbagliata nel film.

In Bohemian Rhapsody si vede il personaggio di Brian May mentre incide We Will Rock You a Londra nel 1980. Freddy - con tanto di baffi - arriva dopo una notte di follie per concludere la registrazione. In realtà la canzone è stata registrata nel 1977 per l'album News of the world, quando Freddy Mercury era ancora sbarbato. Altro problema tempistico riguarda l'esibizione al Rock in Rio: nel film questa scena è ambientata a metà degli anni '70, quando Freddy Mercury canta Love of my life. In realtà l'esibzione ha avuto luogo nel gennaio 1985. Su Billboard si legge anche delle inasattezze legate alla reunion dei Queen per il Live Aid. Prima di tutto, non fu solo Freddy Mercury a voler tentare una carriera da solista: anche Roger Taylor e Brian May fecero uscire degli album da solisti nello stesso periodo. Inoltre in Bohemian Rhapsody il Live Aid viene mostrato come l'occasione per i Queen di tornare insieme. Nella realtà la band era già tornata insieme ben prima che si affacciasse la possibilità di esibirsi sul palco del Live Aid.

Addirittura i Queen avevano già registrato e pubblicato il loro album The Works ben prima del Live Aid.

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