
Si è conclusa da appena qualche ora la 77a edizione della cerimonia di consegna degli Emmy Awards, i premi che puntano a celebrare l'eccellenza televisiva dei mesi che ci siamo appena lasciati alle spalle e che, di fatto, aprono le porte alla stagione dei premi autunnali che confluiranno poi nella notte degli Oscar. La serata a Los Angeles ha visto il trionfo di The Studio e The Pitt, che si sono portati a casa rispettivamente il premio per la miglior serie commedia e quella per la miglior serie drammatica. The Pitt è un medical drama che arriverà in Italia, su Sky, il prossimo 24 settembre e vede come protagonista Noah Wyler, che i più ricordano al fianco di George Clooney nelle primissime stagioni di E.R. L'attore si è portato a casa anche l'Emmy per la migliore interpretazione maschile offerta in una serie drammatica. The Studio, invece, disponibile su Apple TV+ è la serie ideata da Seth Rogen e incentrata sul nuovo capo di uno studio di produzione cinematografica che cerca di salvare il lavoro di tutti. Il protagonista è proprio Seth Rogen, che ha vinto il premio per il miglior attore maschile. The Studio ha vinto anche il premio per la miglior regia comedy (sempre a Seth Rogen) e per la miglior sceneggiatura in una serie di genere commedia, mentre The Pitt inoltre si porta a casa anche alla Miglior attrice non protagonista in una serie drammatica, andato a Katherine LaNasa.
Dal lato delle comedy, invece, Jean Smart ha vinto l'Emmy Awards per la miglior attrice grazie alla sua interpretazione sempre iconica in Hacks, mentre Hannah Einbinder ha vinto per la miglior interpretazione di un'attrice non protagonista in una serie comedy. Dalla lista dei vincitori, comunque, sembra essersi conclusa l'egemonia degli ultimi anni di The Bear, serie disponibile su Disney+ che nelle ultime edizioni ha sempre fatto incetta di premi, ma che quest'anno non ha visto il trionfo che forse si aspettava.
Per quanto riguarda invece il reparto delle miniserie o film per la tv - dunque quei prodotti che hanno una durata limitata e di cui non sono previste stagioni - la cerimonia degli Emmy Awards ha visto il trionfo di Adolescence, miniserie targata Netflix uscita in Italia il 13 marzo. Caratterizzato dalla scelta di realizzare ogni episodio come se fosse un unico piano-sequenza, Adolescence racconta l'omicidio di un adolescente, affrontato da diversi punti di vista, le cui indagini puntano a un suo compagno di classe, accusato anche di bullismo. Serie molto cupa e forte nei temi quanto nella messa in scena, Adolescence non solo ha vinto l'Emmy Award per la miglior miniserie, ma si è portato a casa anche il premio al Miglior attore in una miniserie - andato a Stephen Graham -, quello alla miglior regia di una miniserie, per Philip Barantini, e tutti e due gli Emmy previsti per i non protagonisti, andati a Owen Cooper e Erin Doherty.
Tutti i vincitori agli Emmy Awards
Di seguito, ecco la lista completa e dettagliata di tutti i vincitori della serata:
Miglior serie drammatica: The Pitt
Miglior serie comica: The Studio
Miglior miniserie o serie antologica: Adolescence
Miglior attore in una serie drammatica: Noah Wyle per The Pitt
Miglior attrice in una serie drammatica: Britt Lower per Scissione
Miglior attore non protagonista in una serie drammatica: Tramell Tillman per Scissione
Miglior attrice non protagonista in una serie drammatica: Katherine LaNasa per The Pitt
Miglior attore in una miniserie o film tv: Stephen Graham per Adolescence
Miglior attrice in una miniserie o film tv: Cristin Milioti per The Penguin
Miglior attore non protagonista in una miniserie o film tv: Owen Cooper per Adolescence
Miglior attrice non protagonista in una miniserie o film tv: Erin Doherty per Adolescence
Miglior attore in una serie comica: Seth Rogen per The Studio
Miglior attrice in una serie comica: Jean Smart per Hacks
Miglior attore non protagonista in una serie comica: Jeff Hiller per Somebody Somewhere
Miglior attrice non protagonista in una serie comica: Hannah Einbinder per Hacks
Miglior sceneggiatura drammatica: Dan Gilroy, Andor
Miglior sceneggiatura comedy: Seth Rogen, Evan Goldberg, Peter Huyck, Alex Gregory, Frida Perez, The Studio
Miglior sceneggiatura miniserie: Jack Thorne, Stephen Graham, Adolescence
Miglior regia serie drammatica: Adam Randall, Slow Horses
Miglior regia comedy: Seth Rogen, The Studio
Miglior regia miniserie: Philip Barantini, Adolescence
Miglior reality competitivo: The Traitors
Miglior talk show: The Late Show With Stephen Colbert
Miglior Varietà
Miglior speciale varietà in diretta: SNL50: The Anniversary Special
Miglior sceneggiatura varietà: Last Week Tonight With John Oliver