Gli intoccabili, tutte le storie vere dietro il classico del cinema

Stasera in televisione torna il classico del cinema Gli intoccabili, una perla del genere gangster che si ispira a fatti realmente accaduti

Gli intoccabili, tutte le storie vere dietro il classico del cinema

Uscito nel 1987 e diretto da Brian De Palma che si è basato sul romanzo omonimo di Oscar Fraley e Eliot Ness, Gli intoccabili è diventato ormai un classico della storia del cinema, un film che tutti i cinefili dovrebbero vedere almeno una volta nella vita. Disponibile questa sera alle 21.31 su Rete 4, Gli intoccabili è un film drammatico ambientato nel mondo della malavita e del crimine, basato però su delle storie vere, e su eventi che hanno davvero influenzato la storia politica degli Stati Uniti d'America.

Gli intoccabili, la trama

La storia del film è ambientata a Chicago, nel cuore degli anni Trenta, quando il Proibizionismo ha ormai dettato nuove regole nella vita delle persone ma anche negli affari della criminalità organizzata. Al Capone (Robert De Niro) è riuscito però a trasformare le limitazioni governative in un regno proficuo: il suo commercio illegale di alcol lo ha reso ancora di più il re della città e grazie alla corruzione di buona parte delle forze dell'ordine, l'uomo può continuare ad allargare il suo impero senza paura di alcuna ritorsione. È a questo punto che entra in scena Eliot Ness (Kevin Costner), un agente del Ministero del Tesoro che ha il compito di arginare e arrestare Capone e i suoi uomini più fidati. Per l'agente, però, le cose non sono affatto semplici: non solo perché Al Capone è un avversario temibile, ma soprattutto perché le radici delle forze dell'ordine sono così corrotte che Ness non solo non può contare sui suoi colleghi, ma spesso si trova anche a combattere contro di loro. L'unico vero alleato di Ness è Jimmy Malone (Sean Connery), un poliziotto irlandese con una morale ferrea e incorruttibile. Alla squadra di Ness si aggiungono anche George Stone (Andy Garcia) e Oscar Wallace (Charles Martin Smith), un contabile che spera di incastrare Capone a causa della sua evasione fiscale. Inizia così una vera e propria guerra per le strade di Chicago, che porterà a violenze inaudite e morti inaspettate. Ma sarà proprio il dolore a spingere Ness a perseguire il suo obiettivo con maggior determinazione, anche se questo significa andare contro a uno dei boss più potenti della criminalità statunitense.

Le storie vere che hanno ispirato il film

Come si diceva nel primo paragrafo di questo articolo, Gli intoccabili non è solo una pietra miliare della storia del cinema, ma anche la trasposizione per immagini di cose che sono accadute veramente. Stando a quello che si legge sul sito dell'Internet Movie Data Base l'eroica lotta di Eliot Ness contro Al Capone rischiava di essere dimenticata da parte degli stessi cittadini statunitensi. Nonostante Ness e la sua squadra riuscirono a catturare uno dei criminali più ricercati di sempre, la Storia sembrava pronta a voltar loro le spalle. Tutto cambiò quando Eliot Ness morì nel 1957. A quel punto le testate giornalistiche di Chicago, nello scrivere necrologi ed editoriali giornalistici, riesumarono la storia di Ness, rendendola di nuovo di dominio pubblico, poco prima che venisse dato alle stampe (postumo) il libro che lo stesso Ness aveva scritto con Oscar Fraley riguardo la sua lotta al crimine negli anni Trenta. A quel punto, come scrive Coming Soon, entrò in scena il mondo dello spettacolo, che decise di prendere la storia dell'agente del Tesoro e trasformarla in una serie di successo, che andò in onda dal 1959 al 1963 e che, successivamente, divenne un'altra fonte di ispirazione per Brian De Palma, che voleva dirigere un film che fosse il più possibile aderente con la realtà dei fatti. Per questo il regista assunse anche Albert H. Wolff, l'ultimo sopravvissuto degli Intoccabili, che aiutò anche Kevin Costner a costruire con precisione il "suo" Eliot Ness. Naturalmente, trattandosi di un'opera cinematografica, Gli intoccabili presenta delle libertà narrative utili a far spettacolo e che poca aderenza hanno con la realtà. Ad esempio, come si legge sul The Guardian, sebbene fosse vero che Al Capone fosse solito utilizzare una mazza da baseball, egli non ha mai ucciso un uomo in una serata di gala davanti ai giornalisti, come si vede in una scena. IMDB, inoltre, ricorda quanto il malavitoso fosse intelligente e comprendesse che uccidere o dare la caccia agli Intoccabili avrebbe significato mettere di più l'accento sui suoi illeciti e attirare l'attenzione delle forze dell'ordine che non erano sul suo libro paga. Per questo Al Capone ha sempre dato ordine di corrompere gli Intoccabili, mai di ucciderli. Egli stesso non attentò mai davvero alla vita di Ness: al contrario, si premurò di provare a corromperlo in tutti i modi. È diventato in qualche modo leggendario il suo tentativo di corrompere Ness, proponendogli una tangente di mille dollari (che, al cambio attuale, sarebbero trentamila dollari) ogni lunedì. Tuttavia Ness non accettò mai la corruzione, tanto che quando morì l'agente era sull'orlo della bancarotta. Nato nel 1902 da immigranti norvegesi, Eliot Ness crebbe nella parte meridionale di Chicago, un quartiere di immigrazione e criminalità. Dopo essersi laureato all'università della sua città, Ness decise di collaborare con il cognato e di entrare nel bureau che si occupava del proibizionismo. Come scrive il The Independent, da quando Ness creò la squadra contro Capone nel 1931, molti aspetti della sua vita cambiarono: ci furono moltissimi tentativi di corruzione, gli rubarono la macchina e gli misero sotto sorveglianza il telefono. I suoi amici così come i suoi informatori vennero seguiti e attaccati, con un amico che venne colpito al volto ben quattro volte. Nessuna di queste manovre intimidatorie, però, ebbe effetto, tanto che il nome di Intoccabili emerse sulla prima pagina di un giornale per descrivere proprio l'incorruttibilità degli uomini di Ness. Un aspetto che lo stesso Brian De Palma ha voluto sottolineare in una scena, quando si vede una "mazzetta" apparire sulla scrivania di Ness. Ness e Al Capone non si incontrarono mai di persona prima del processo del 1931 per evasione fiscale, al termine del quale Capone fu condannato a undici anni di reclusione.

Ad essere completamente inventato, invece, è il personaggio di Sean Connery. Nella realtà Ness non "assunse" un poliziotto irlandese per renderlo parte della squadra: Malone è un personaggio creato "a favore di camera", per aumentare il pathos di una storia di per sé già incredibile.

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