Emiliano a teatro, rettiliani al Fatto e il teorema su Cutro: ecco il podio dei peggiori

Il governatore si fa nominare al Consiglio di indirizzo del Petruzzelli. Sul Fatto la tesi di un medico sugli elettori della Meloni. Sei militari a giudizio per la tragedia di Cutro. Ecco i peggiori della settimana

Emiliano a teatro, rettiliani al Fatto e il teorema su Cutro: ecco il podio dei peggiori
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Questa settimana al terzo posto del podio dei peggiori troviamo il governatore della Puglia, Michele Emiliano, che negli ultimi tempi si è dato al teatro. L'affare è serio, anzi serissimo. C'era da nominare qualcuno al Consiglio di indirizzo del Teatro Petruzzelli di Bari di cui la Regione è socio fondatore. E probabilmente i curricula arrivati non erano all'altezza oppure, peggio, è uno di quei tanti lavori che gli italiani non vogliono più fare e via dicendo. Sta di fatto che il governatore ha tirato fuori dal cilindro il migliore candidato possibile esistente sulla piazza: se stesso. E si è autonominato o meglio si è fatto nominare dal vice. Dalla Regione assicurano che la nomina è temporanea. E avranno certamente fatto tutto secondo le regole (questo, però, ce lo dirà l'Anac al termine dell’istruttoria). Tuttavia. Davvero non avevano nessuno, non diciamo bravo ma almeno bravino, su cui puntare?

Sul secondo gradino c'è il Fatto Quotidiano che si è interrogato sul perché Giorgia Meloni non scenda mai nei consensi. L'articolo è affidato a un medico psicanalista che è venuto a spiegarci che c'entrano il cervelletto e un certo meccanismo primitivo di pensiero. Sentite un po': "Le decisioni politiche di una larghissima fetta di popolazione sono legate ai meccanismi primitivi di tipo istintivo (cervello rettiliano) quali dipendere da qualche capo che ci trasmette senso di protezione ed emotivi (cervello dei mammiferi) quali l'attaccamento a qualcuno che appare accudente". E poi: "Questa figura di riferimento viene vagliata solo in minima parte a livello razionale in quanto prevalgono gli aspetti istintivi ed emotivi". Vi risparmiamo il resto dell'analisi, se così possiamo definirla. Un fatto è certo: se questi sono gli argomenti rimasti per attaccare il governo, qui a ragionare in modo "rettiliano" non sono certo gli italiani (che per la sinistra votano bene... solo quando votano a sinistra!).

In cima al podio dei peggiori troviamo, infine, il teorema sulla tragedia di Cutro. Sei militari sono stati rinviati a giudizio per aver tardato a soccorrere il caicco "Summer Love". Era il 26 febbraio del 2023 e il naufragio provocò la morte di 94 persone tra cui 35 minori. Le accuse mosse contro di loro sono durissime: naufragio colposo e omicidio colposo plurimo. Ma degli orrori causati da scafisti senza scrupoli non dovrebbe rispondere chi ogni giorno lavora e rischia la propria vita per salvare le persone in mare operando molto spesso in condizioni difficili.

A processo dovrebbero esserci, dunque, i trafficanti di uomini, gente spietata che, una volta intascati i soldi, riempie i barconi di disperati e li manda a morire nel Mediterraneo. Bene, dunque, ha fatto il governo a dare pieno sostegno ai sei militari in quella che il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha definito essere "una battaglia di giustizia e civiltà".

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