Al Pacino su Diane Keaton: "Mi pento di non averla sposata, è sempre stata l'amore della mia vita"

Dopo la morte dell'attrice Al Pacino confessa il suo più grande rimpianto: non averla mai sposata. I due, legati da una lunga storia d’amore nata sul set de "Il Padrino", si lasciarono dopo che lei gli pose un ultimatum

Al Pacino su Diane Keaton: "Mi pento di non averla sposata, è sempre stata l'amore della mia vita"
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La recente e improvvisa scomparsa di Diane Keaton, avvenuta sabato 11 ottobre all’età di 79 anni, ha lasciato un vuoto nel cuore di chi l’ha amata sullo schermo e nella vita reale. Tra tutti, a essere più colpito è stato Al Pacino, 85 anni, leggendario attore e suo ex compagno, che oggi confessa, attraverso le parole di un amico, il suo più grande rimpianto: non averla mai sposata.

I due si conobbero nel 1971 sul set de Il Padrino, dove Pacino interpretava Michael Corleone e Keaton la sua seconda moglie, Kay. Tra loro nacque un legame profondo, fatto di passione, scontri e ritorni, che durò fino al 1987. Nonostante i tanti anni insieme, Pacino non chiese mai la mano dell’attrice. Diane, stanca dell’incertezza, un giorno gli pose un ultimatum: “Sposami o basta”. Lui, fedele alla sua natura schiva e indipendente, scelse di andarsene.

"Ormai è troppo tardi"

Un amico dell’attore ha raccontato al Daily Mail: “L’ha sempre definita una donna straordinaria. So che si pentirà per sempre di non aver fatto il grande passo quando ne aveva l’occasione. Per anni, dopo la loro rottura, Al diceva spesso: ‘Se è destino, non è mai troppo tardi per ricominciare’. Ma purtroppo, adesso lo è davvero”.

Nonostante vivessero entrambi a Beverly Hills, a pochi chilometri di distanza, i due non si sono più parlati per anni. Alla domanda sul perché, Pacino avrebbe risposto: “Non c’è bisogno di parlarci. Ci siamo già detti tutto, allora”.

Diane Keaton: una vita fuori dagli schemi

Attrice iconica e anticonvenzionale, Keaton aveva vinto l’Oscar per Io e Annie (1977) e si era fatta amare per ruoli in film come Reds, Cercando Mr. Goodbar, Il club delle prime mogli e molte collaborazioni con Woody Allen, con cui mantenne un legame affettivo profondo, ma mai amoroso come quello con Pacino. Non si è mai sposata, eppure aveva dichiarato più volte che, se Al glielo avesse chiesto, avrebbe detto sì. Allo stesso tempo, ammetteva che il matrimonio non era mai stato una priorità assoluta per lei.

Il loro rapporto

In una delle sue ultime interviste, Keaton aveva parlato del loro rapporto: “Al era affascinante, divertentissimo, un chiacchierone instancabile. E poi, era bellissimo! Ero pazza di lui e ho fatto di tutto per far funzionare la nostra storia, ma credo di non averlo fatto nel modo giusto”.

Un’amica dell’attrice ha raccontato che Diane sognava una famiglia con lui, dei figli insieme. Ma dopo anni di incertezze, decise di chiudere: “Pensò che fosse ora o mai più. Così gli disse: ‘Sposami o basta’. Con sua grande sorpresa, lui se ne andò, dicendo che nessuna donna lo avrebbe spinto a fare qualcosa per cui non si sentiva pronto”.

La paura di amare fino in fondo

Dietro quella decisione si nascondeva una ferita antica. Secondo la fonte vicina all’attore, Pacino è sempre stato restio a lasciarsi condizionare, segnato da un’infanzia difficile: “I suoi genitori divorziarono quando aveva due anni. È cresciuto senza un padre, e questo lo ha reso molto chiuso nei confronti dell’idea di famiglia tradizionale. Ha avuto quattro figli da tre donne diverse, ma non ha mai accompagnato nessuna all’altare”.

Ora, con la

morte di Diane Keaton, il mondo si interroga su quale sarà il ruolo di Al Pacino nella cerimonia commemorativa. Ma una cosa è certa: il dolore di un amore non vissuto fino in fondo resterà con lui per sempre.

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