Citroën C4 Picasso l’auto «panoramica» parla in francese

L’originale «tuttospazio» si distingue per la luminosità da record garantita dalle ampie superfici vetrate. Privilegiata la qualità della vita a bordo Diesel con filtro anti-pulviscolo

da Gerona

Citroën consolida il suo schieramento nel settore dei monovolume inserendo, tra la «sempreverde» Xsara Picasso e la nuova C4 Grand Picasso, il modello intermedio C4 Picasso. Nei suoi 4,47 metri di lunghezza, C4 Picasso interpreta in modo esemplare il tema del veicolo per famiglia secondo la più moderna accezione. Come la sorella maggiore Grand Picasso, C4 Picasso ha il suo maggiore punto di forza nel comfort e nella qualità della vita a bordo. Qui il comfort è stato sviluppato in tutta la varietà delle sue interpretazioni: da un’abitabilità esemplare per cinque adulti, con sedili scorrevoli anche per i passeggeri della seconda fila, a un vano bagagli la cui volumetria utile va da un minimo di 500 litri a un massimo di 1.734, tutti perfettamente utilizzabili. Ma è solo una dei vari pregi introdotti. La costruzione della scocca, con inserti di speciali resine uniti alla struttura metallica, serve infatti a bloccare sul nascere vibrazioni e risonanze. E infatti, anche viaggiando ad alta velocità, C4 Picasso offre un eccezionale comfort acustico, scivolando elegantemente e morbida sull’asfalto.
Le sospensioni hanno taratura decisamente confortevole, ma il controllo del coricamento laterale in curva, soprattutto sul veloce, è molto buono. A dare un tocco tutto speciale all’ambiente interno è, ovviamente, la grande luminosità derivante dalla adozione di superfici vetrate di inusitata ampiezza. Il pilota e il passeggero anteriore godono di una visibilità straordinaria, ma anche gli occupanti dei sedili posteriori, grazie alla posizione leggermente sopraelevata che consente anche di godere della vista consentita dal parabrezza panoramico, uno dei temi qualificanti della nuova generazione Picasso.
Tanta superficie vetrata, ovviamente, impone il ricorso a tende scorrevoli e a un potente impianto di climatizzazione, se si vuole evitare che, sotto il sole estivo, la piacevole atmosfera all’interno dell’abitacolo si scaldi oltre il tollerabile. Abbiamo provato Citroën C4 Picasso su un percorso misto, con tratti autostradali, misto veloce e, soprattutto, lungo un magnifico tratto di strada a strapiombo su una porzione davvero selvaggia della Costa Brava, in Spagna. Qui la strada è molto tortuosa e, in questi casi, è bene che il buon padre di famiglia lasci perdere le eccellenti doti di agilità e maneggevolezza di C4 Picasso e non si lasci prendere la mano dal piacere della guida, ma mantenga invece un’andatura «serena», perché la taratura morbida delle sospensioni, logicamente, non consente di fare troppo li sportivi.
La «nostra» C4 Picasso era equipaggiata con il motore turbodiesel 1.6 HDi completo di Fap (filtro antiparticolato) e accreditato di una potenza di 110 cavalli.


Associato a un cambio robotizzato a 6 marce, utilizzabile in modalità sia automatica sia sequenziale, questo propulsore si è confermato uno dei migliori esponenti della categoria, capace di un’ottima accelerazione (da 0 a 100 orari in 12,5 secondi) e di una velocità massima di 180 km/h, il tutto con un consumo medio di 5,7 litri ogni 100 chilometri. Prezzo di ingresso 20.250 euro, mentre per la 1.6 HDi 110 Fap Elegance che abbiamo guidato di euro ne occorrono 25.450.

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