La città in maniche corte, il sindaco accende le stufe

L’anno scorso sembrava impossibile riuscire a ottenere l’ordinanza per l’accensione anticipata dei caloriferi. Quest’anno al Comune sono bastati due giorni di temperature nella media stagionale per dare deroghe e proroghe alle deroghe. Il sindaco ha infatti già firmato l’estensione dell’ordinanza per l’uso anticipato degli impianti di riscaldamento fino al prossimo 31 ottobre. E poco importa se i termometri fanno registrare 17 gradi come minima della notte. Il fatto è che probabilmente la stessa amministrazione si rende conto che è inutile accendere già i caloriferi, visto che dà la possibilità di farlo ai privati, ma vieta alle sue scuole e ai suoi asili di riscaldare i locali frequentati dai bambini, sollevando le inevitabili polemiche da parte dei genitori. Comunque per tutta la settimana e fino a lunedì gli amministratori di condominio potranno dare mandato di accendere le caldaie in modo da garantire negli appartamenti una temperatura media di 20 gradi, con 2 gradi in più o in meno come tolleranza. Per questo o caloriferi saranno scaldati dalle 18 alle 22 e dalle 6 alle 8.
Sulla decisione del sindaco di Genova deve probabilmente aver pesato anche l’ondata di maltempo che nel fine settimana si è abbattuto sulla Liguria, soprattutto a levante. In realtà sono state le abbondanti piogge e non già le temperature, a provocare i danni peggiori, con allagamenti nello Spezzino e qualche frana sulle strade dell’entroterra genovese.

Le quattro situazioni più a rischio per la viabilità, quelle sulla provinciale 60 di Masso, sulla provinciale 42 di Romaggi a San Colombano, sulla 586 della Val d'Aveto e sull’Aurelia nel tratto che tra Sestri e Moneglia sale sul Bracco sono comunque state già messe in sicurezza ieri.

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