Ciufoli e Insegno ancora insieme per la Rivista

«Signore e signori buonasera». Inizia nel più classico - forse, ormai, il più desueto - dei modi Vieni avanti, cretino! di e con Pino Insegno e Roberto Ciufoli, che ha debuttato ieri sera al Teatro Vittoria. Un vero omaggio all’avanspettacolo con citazioni di personaggi e sketch che ne hanno fatto la storia - dai fratelli De Rege al «sarchiapone» di Walter Chiari e Carlo Campanini - oltre a diversi inediti, creati seguendo i dettami del genere, ma strizzando l’occhio all’attualità. «Era da tempo che Pino e io volevamo tornare a fare teatro insieme - spiega Ciufoli -. Questa ci è sembrata l’occasione perfetta. In un certo senso, siamo gli eredi di quel modo di fare comicità. Senza nulla togliere ai monologhi, che oggi vanno tanto di moda, abbiamo sempre preferito portare in scena storie, scenette, scherzi. Qui sarà lo stesso: non faremo una ricostruzione storica o filologica della Rivista, ma divertiremo riproponendone la struttura». Un viaggio nel passato del teatro e anche dei due attori. Il debutto di Insegno e Ciufoli, infatti, insieme a Tiziana Foschi e Francesca Draghetti, con le quali poi hanno dato vita alla «Premiata Ditta», risale ai primi anni Ottanta con l’«Allegra Brigata». «Proponevamo una comicità goliardica o meglio rivistaiola - dice Insegno - Ci videro Garinei, Bramieri e Panelli e ci vollero ospiti fissi del G.B. Show. Ricordo con emozione l’ingresso al Sistina. Con Roberto, Tiziana e Francesca ci conosciamo sin da bambini e ci eravamo ripromessi di arrivare tutti insieme su quel palco. Il primo giorno di lavoro, ci siamo dati appuntamento dieci minuti prima del previsto e siamo entrati tenendoci per mano. Fu un’emozione incredibile, così come quella di raccontare barzellette con Bramieri. Credo sia stata una delle esperienze più belle della mia vita». Lo spettacolo ripropone la struttura della Rivista: il finto vociare di un pubblico vivace, pronto a non risparmiare critiche, poi sketch, monologhi, canzoni, balletti e di nuovo scenette, esibizioni diverse unite dal comune obiettivo di far ridere. «L’avanspettacolo regalava risate - prosegue Insegno - e sogni, grazie a tante ballerine, giovani e belle. La nostra messa in scena è fatta di divertimento, giochi, emozioni e, in alcuni punti, commozione, soprattutto, per il pubblico più adulto, che ha conosciuto le atmosfere di quei tempi». In scena con Insegno e Ciufoli, che dello show sono anche registi, Shannessy Hakola, Giorgio De Bortoli, Federico Perrotta, Vito Ubaldini, ballerine e un’orchestra di quattro elementi per le musiche di Jacopo Fiastri.
«La comicità di oggi - commenta Insegno - predilige monologhi perché gli sketch sono difficili da scrivere.

Necessitano di una drammaturgia complessa e completa da sviluppare in pochi minuti». «Con questo lavoro - conclude Ciufoli - vogliamo ricordare che un altro modo di fare teatro e divertire è possibile, vivo e con tanto ancora da dire».
Fino al 18 marzo.

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