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Classi ponte, Famiglia Cristiana: "E' razzismo"
Il settimanale dei Paolini attacca la mozione presentata dalla Lega e parla di 'classi ghetto': "Si tratta della prima mozione razziale approvata dal Parlamento italiano". E avverte: "I risultati migliori si ottengono con settimanali di insegnamento della lingua"<strong><a href="/a.pic1?ID=299925"></a></strong>
Il settimanale dei Paolini attacca la mozione presentata dalla Lega e parla di 'classi ghetto': "Si tratta della prima mozione razziale approvata dal Parlamento italiano". E avverte: "I risultati migliori si ottengono con settimanali di insegnamento della lingua"<strong><a href="/a.pic1?ID=299925"></a></strong>
Roma - Famiglia Cristiana parte all'attacco della mozione presentata dalla Lega Nord sulle "classi ponte". La "prima mozione razziale approvata
dal Parlamento italiano" fa "scivolare pericolosamente la scuola verso
la segregazione e la discriminazione", accusa il settimanale delle Edizioni Paoline. "Si
dice 'classi ponte', ma si legge classi ghetto".
Risposte criptorazziste "Il problema dell`inserimento degli stranieri a scuola è reale, ma le risposte sono "criptorazziste", non di integrazione", scrive il settimanale dei Paolini in un editoriale del numero in edicola domani. "Chi pensa a uno "sviluppo separato" in Italia, sappia che quel concetto in altra lingua si chiama apartheid, andata in scena in Sudafrica per molti anni: autobus, cinema e scuole separati". Per Famiglia cristiana, invece, "le cosiddette classi di inserimento non sono efficaci. I risultati migliori si ottengono con classi ordinarie e con ore settimanali di insegnamento della lingua. In Italia questo, in parte, avviene".
Risposte criptorazziste "Il problema dell`inserimento degli stranieri a scuola è reale, ma le risposte sono "criptorazziste", non di integrazione", scrive il settimanale dei Paolini in un editoriale del numero in edicola domani. "Chi pensa a uno "sviluppo separato" in Italia, sappia che quel concetto in altra lingua si chiama apartheid, andata in scena in Sudafrica per molti anni: autobus, cinema e scuole separati". Per Famiglia cristiana, invece, "le cosiddette classi di inserimento non sono efficaci. I risultati migliori si ottengono con classi ordinarie e con ore settimanali di insegnamento della lingua. In Italia questo, in parte, avviene".
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