La Clerici regina del Festival E ora parte il «toto-partner»

La Clerici regina del Festival E ora parte il «toto-partner»

MilanoPerò questa sì che è una novità. Stavolta al Festival di Sanremo si cerca l’uomo, mica la donna. Spieghiamoci: a guidare la sessantesima edizione sarà Antonella Clerici, cinque anni dopo l’arrivo all’Ariston di fianco a Paolo Bonolis e Federica Felini. Le trattative sono pressoché chiuse e, ancor prima della pausa estiva della Rai, gli ultimi incontri con i dirigenti sono stati molto positivi. Sarà lei, dunque, a presentare quello che promette di essere un Sanremo chiave, impegnato a celebrare sessant’anni di vita del papà di tutti i Festival e a confermare gli ascolti esaltanti dell’anno scorso. D’altronde è una scelta inevitabile e pure condivisibile: amatissima dal pubblico Rai, campione di share con Ti lascio una canzone, indubbiamente capace di prendere per mano un evento del genere, che va ben oltre la musica e la tv sconfinando nella moda e nel costume. Quindi pare tramontato il progetto (molto complicato per la verità) di assegnare ciascuna serata a un conduttore diverso, meglio se «storico». Quindi niente Pippo Baudo, in ballo per alcune settimane, né Raffaella Carrà o Fabio Fazio. La Rai ha puntato sulla Clerici, punto e basta. Però c’è un però: mica può farlo da sola. Manca insomma il suo alter ego, l’uomo che la accompagnerà sul palco per gestire una maratona lunga cinque serate. Anzi, neppure si sa ancora in che forma arriverà: se come cocò, cioè coconduttore in tutto e per tutto, oppure come partner chissà in che modo declinato. Intanto c’è da escludere Christian De Sica, strombazzato nelle scorse settimane come sanremese in pectore. In realtà lui sarà impegnato sul set fino alla fine di dicembre e quindi bye bye, sarà per la prossima volta. Chi ha un gradimento stellare in Rai è senz’altro Francesco Facchinetti che ormai è un golden boy della tv, e si sa. Ma è anche il personaggio ideale per mescolare canzoni e glamour, ritmo e credibilità. Fino a un mese fa le sue quotazioni come sanremante erano altissime, adesso un po’ meno e in effetti c’è da capire il perché. Lui condurrà X Factor su Raidue fino a novembre, roba massacrante perché implica anche le apparizioni in day time e quelle nel Processo a X Factor del sabato pomeriggio. Insomma, molta esposizione in video e poco tempo per concentrarsi su di un progetto dirompente come il Festival. Ne sa qualcosa Gianmarco Mazzi. Dopo il grande lavoro dell’ultima edizione con Bonolis (e di tutte le altre cui ha partecipato) anche quest’anno sarà con tutta probabilità il direttore artistico, il deus ex machina che la Rai ha chiamato un’altra volta a gestire quel complicato intreccio organizzativo che poi si dipana soltanto sul palco dell’Ariston. È una garanzia, insomma. D’altronde il Festival che sta lentamente (forse troppo) prendendo forma ha l’obiettivo essenziale di confermare i risultati di Bonolis che, oltre a far lievitare gli ascolti, aveva abbassato l’età media dei telespettatori. Perciò, accanto alla Clerici ci vuole un volto che sappia intercettare anche i giovani che sono poi, detto per inciso, i principali consumatori di musica. Nei corridoi Rai qualcuno parla di Luca Argentero, il trentenne bello bellissimo che dopo il Grande Fratello del 2003 ha inanellato film e fiction guadagnando persino una nomination agli ultimi David di Donatello come miglior attore per Diverso da chi? di Umberto Carteni. Immagine ma pure talento, in poche parole. Ma piacerebbe anche Fabio De Luigi, eclettico e brillante, senza dubbio a suo agio in una parte che al Festival garba assai: quella dell’ironico guastatore, cattivello quanto basta ma mai volgare o insinuante. Con la Clerici formerebbe una coppia imprevedibile e pazienza se lui è un volto marcatamente Mediaset dove, tanto per dire l’ultima, fino a febbraio ha condotto Le Iene con Ilary Blasi. Però su Raiuno ha già partecipato all’Apocalypse Show di Gianfranco Funari e quindi potrebbe tornare anche questa volta senza troppe complicazioni. Infine c’è il sogno proibito: Stefano Accorsi. L’attore era già stato contattato dalla Rai per la scorsa edizione: avrebbe dovuto leggere un testo durante una delle serate del Festival condotto da Bonolis. Ma poi non se ne fece nulla e al suo posto arrivò Claudio Santamaria. Adesso le trattative con Accorsi potrebbero ripartire e magari toccherà a lui, impegni permettendo, di diventare il «cavalier servente» di Antonella Clerici.

In ogni caso, tutto è ancora da decidere e nelle prossime settimane il toto Sanremo diventerà un tormentone come al solito, anche se stavolta la novità è mica da ridere: al posto delle due supervamp di turno, baudescamente una bionda e una bruna, ora la ricerca è di un maschietto. Buon segno, vedrete.

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