Basta un clic per farsi unidea precisa di cosa Benedetto Croce intendesse per «patrimonio letterario italiano». Così come basta un colpetto di mouse per ammirare gli spartiti originali del Falstaff di Verdi e della Bohème di Puccini. Sono solo due esempi della nuova offerta digitale del portale www.internetculturale.it, organizzato e promosso dal ministero dei Beni culturali. Al tradizionale sistema di consultazione integrato delle risorse digitali di biblioteche e archivi italiani si affianca da oggi la possibilità per la Pubblica amministrazione di offrire un servizio di e-commerce che permette di acquistare e scaricare online contenuti digitali in alta risoluzione. Se si trattasse di ordinari testi a stampa, magari ancora presenti in qualche Remainders, non ci sarebbe poi tanto da vantarsi. In realtà lofferta proposta è di consultare biblioteche e archivi che proteggono tesori di incomparabile valore documentario. E una piccola «transazione commerciale» per avere a casa (in alta definizione) manoscritti della Biblioteca Medicea Laurenziana o spartiti del Conservatorio di San Pietro alla Majella finisce per essere unopportunità non solo per studiosi o studenti, ma anche per semplici lettori.
«Loperazione portata avanti dal Ministero - spiega Amedeo Quondam, direttore del dipartimento di Italianistica dellUniversità La Sapienza - garantisce un concreto utilizzo del nostro patrimonio letterario. La consultazione e lacquisizione dei periodi letterari preunitari, dei titoli della Biblioteca laterziana di Benedetto Croce o degli incunaboli della Laurenziana non viene affidata al disordinato capriccio di un motore di ricerca.
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