Clooney e "The Artist" Il capolavoro è servito

Tra gli imperdibili: Le Idi di marzo, la pellicola-rivelazione in b/n, il docu-film sulla Bausch e lo scandaloso Il cigno nero

Clooney e "The Artist"  Il capolavoro è servito

Come ogni fine anno, è tempo di bilanci anche per il grande schermo. In questi giorni, leggerete tante classifiche che esprimeranno, più o meno, il meglio di questo 2011. Ovviamente non ce ne sarà una uguale all’altra. Un po’ come nei giudizi delle agenzie di rating che, non si capisce il perché, differiscono clamorosamente tra loro. Quello che è da «Tripla A» per una, è da declassamento per l’altra. Figuratevi per il cinema dove spesso i voti di alcuni critici sono direttamente proporzionali agli sbadigli dei medesimi: più si annoiano, più il film guadagnerà stellette. Consapevoli della criticità del tentativo, abbiamo individuato dieci pellicole, citate non in ordine di merito, che premiamo virtualmente alla pari per il solo fatto di aver detto qualcosa di diverso rispetto alla massa. O, perlomeno, per averci fatto sbadigliare meno.

THE ARTIST Tanto geniale quanto coraggioso. Bombardati da effetti speciali, 3D e dialoghi imbarazzanti, cosa direste davanti ad una pellicola muta girata per raccontare l’avvento del sonoro nel cinema? Solo per l’idea, è il film dell’anno. In più è anche magistralmente interpretato e diretto.

LE IDI DI MARZO Quante volte ci siamo lamentati per aver visto thriller scontati. Questa volta, no. Si resta incollati alla poltrona senza fiatare, incantati da una trama perfettamente ad incastro e da un cast superbo orchestrato dalla regia di Clooney. In più, dura solo 90 minuti. Alla faccia di quelli che credono che per fare un grande film si debba, per forza, superare le due ore e mezza di durata.

LE AMICHE DELLA SPOSA La commedia dell’anno ha avuto la sola pecca di essere distribuita in piena estate. Recuperatela perché questo ensemble al femminile che ruota intorno ad un matrimonio è uno spasso continuo. Dialoghi intelligenti ed incredibilmente divertenti. Sex and the City, fatti più in là.

IL DISCORSO DEL RE Il film che trionfa all’Oscar merita, di diritto, un posto al banchetto reale. Al di là delle statuette, qui a rendere grande la pellicola sulle balbuzie di re Giorgio VI è la “regale” interpretazione di Colin Firth. Nulla da togliere a chi l’ha doppiato in italiano ma noleggiate il titolo e ascoltatelo in lingua originale.

PINA 3D Davanti ai documentari il pubblico tende ad essere un po’ freddino. Questo, però, lo menzioniamo perché, forse per la prima volta, ha mostrato che cosa il 3D possa dare, in termini di qualità, al cinema. Il film sulla grande coreografa Bausch non avrebbe avuto senso senza gli occhialini. Merito di Wim Wenders che ne ha capito gli orizzonti.

DRIVE Non tanto per il film, comunque da non perdere, ma per premiare il suo interprete, Ryan Gosling, senza ombra di dubbio il miglior attore di questo 2011.

IL CIGNO NERO Citazione d’obbligo per aver prodotto la miglior scena di sesso dell’anno, protagoniste Natalie Portman e Mila Kunis.

IL FIGLIO DI BABBO NATALE I cartoon sono la linfa del cinema ma spesso ci si dimentica di farli ad uso esclusivo dei bambini. Per fortuna che ogni tanto ne esce uno che non strizza l’occhio agli adulti al seguito.

CHE BELLA GIORNATA Qui non c’entrano i giudizi estetici. Quando un film, come quello di Checco Zalone, diventa il secondo incasso, in Italia, di ogni tempo, serve spiegare altro?

KICK-ASS Il 2011 è stato

l’anno dei supereroi fai-da- te. Tra tutti, questo è inavvicinabile grazie anche alla strepitosa Chloe Moretz, indimenticabile Hit-Girl. E poi, c’è anche Nicolas Cage, finalmente espressivo. Sarà perché porta una maschera?

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