da Bergamo
Sotto l’effetto delle allucinazioni, che duravano in media tra le 10 e le 12 ore, c’era chi cercava conigli sotto il letto e chi farfalle. Altri credevano di vedere i figli gonfiarsi come palloni. E altri ancora si sentivano trasportati in orrende metamorfosi. Un giovane ha ammesso di aver provocato un incidente stradale. In un’atmosfera di allarme, che coinvolge tutto il nord Italia, cominciano a raccontare i particolari della loro terribile avventura i malcapitati consumatori di cocaina che si sono trovati tra le mani la polvere bianca tagliata con una micidiale dose di atropina. Sostanza usata in medicina che, se utilizzata scorrettamente, può provocare la morte. Tra la scorsa notte e la giornata di oggi sono già stati fatti oltre 200 controlli a tappeto e in preventivo altre centinaia di stop di polizia, finanza e carabinieri per quello che è già stato ribattezzato, come il «week end della cocaina killer», con la paura che la sostanza smerciata possa trasformarsi in una bomba ad orologeria. E salgono a 19 i casi di intossicazione da cocaina tagliata con atropina giunti ai pronti soccorso della zona. Oltre a 5 nuovi casi nel bresciano. Quasi tutti consumatori occasionali, «e si teme che il loro numero, come sempre avviene durante il fine settimana, possa aumentare» dice il viceprefetto di Bergamo. La droga è stata trovata anche nel sangue di un bimbo di un anno. È arrivato all'ospedale Bolognini di Seriate, con la sorellina, in braccio ai genitori, entrambi in preda ad allucinazioni. Ai due è stata immediatamente sospesa la patria potestà dal tribunale per i minorenni di Brescia e il piccolo ora si trova con la sorella di 2 anni e 2 mesi in una comunità della zona. Nel pomeriggio di ieri si è escluso che al bimbo sia stato somministrato stupefacente volontariamente dai genitori: lo avrebbe, invece, inalato dall'aria di casa. E, intanto, si sa che la vendita della cocaina all'atropina (tagliata con questa sostanza, come specificato ieri dall'Istituto Mario Negri di Bergamo, per prolungarne l'effetto ) è opera di una stessa banda. Uno dei componenti, tra l'altro, al momento dell'arresto, era già pronto a smerciare altre 3 «palline» da qualche pista ciascuna: tutte tagliate con atropina. A bloccarlo la Mobile di Bergamo. J.M. ventinovenne marocchino residente in Spagna è stato fermato per tentato omicidio e ha ostinatamente tenuto la bocca chiusa rifiutandosi di dare alla polizia qualsiasi spiegazione. Con lui in manette altri due marocchini, uno di loro clandestino. Il tossicologo dell'ospedale di Bergamo Giuseppe Bacis, che ha seguito i casi arrivati nel nosocomio insieme a colleghi, ricorda che il mix, come riscontrato sui casi visti in questi giorni, non dà solo problemi neurologici e tachicardia ma anche blocco della sudorazione, in questa stagione pericolosissimo. Ieri mattina, all'ospedale Desenzano del Garda, è stata effettuata l'autopsia sul corpo della ragazza ventenne marocchina deceduta dopo l'arrivo in ospedale. Ebbene, le prime analisi non lascerebbero dubbi, la giovane avrebbe assunto cocaina all'atropina. Le prossime ore sono considerate quelle più a rischio: nel fine settimana il consumo di cocaina sale vertiginosamente ed è per questo che fin dalla notte scorsa sulle strade della provincia, i locali notturni, le discoteche, sono stati intensificati i controlli delle forze dell’ordine.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.