Cofferati riparte con gli sgomberi

Bologna. Dopo le ruspe democratiche, a Bologna arriva lo sgombero «di sinistra»: annunciato a mezzo stampa, con la supermobilitazione dei servizi sociali e, pare, senza polizia. Succederà oggi all’alba sul Lungoreno, periferia ovest della città, quando un centinaio di romeni sarà spostato dalle baracche fatiscenti ai container della Protezione civile. Sgombero «di sinistra», dunque, come molti l’hanno già ribattezzato, compreso qualche esponente dei Verdi, nonostante la crisi aperta con Sergio Cofferati dopo la cacciata dell’assessore troppo fedele alla crociata legalitaria del sindaco. Dopo le ampie concessioni a Rifondazione nel documento sulla legalità («Ha tolto le frasi deliranti» si è lasciato scappare l’assessore del Prc), il Cinese prova a dismettere i panni di sceriffo per ricucire con la sua maggioranza.

Per il momento, però, ha raccolto gli attacchi del centrodestra («Avvisare i clandestini è una follia» accusano Forza Italia e Lega Nord) senza avere ancora conquistato il voto di Rifondazione sul testo, pur diluito, che approderà in Consiglio comunale tra due lunedì. Ieri il segretario provinciale dei bertinottiani, Tiziano Loreti, ha incontrato il sindaco per annunciargli l’astensione del suo partito.

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