Dallalto della terrazza del Pincio, il rettifilo di via Cola di Rienzo spicca tra il dedalo di vie che caratterizzano il Rione Prati. I «piemontesi» progettarono la strada con lintento, riuscitissimo, di dare un Corso anche alla nuova parte della Città Eterna che stava sorgendo sulla riva destra del Tevere. Con un perfetto gioco architettonico, retrocedendo gli edifici rispetto allasse viario, i progettisti vollero inoltre creare una piazza, che prese anchessa il nome del celebre tribuno romano. Il traffico, la poca attenzione e alcune pessime scelte dellamministrazione capitolina hanno purtroppo, nel tempo, cancellato lo smalto della zona.
A novantanni dallopera delle prime ruspe, scongiurato il pericolo di un devastante parcheggio multipiano che ne avrebbe irrimediabilmente distrutto lassetto urbanistico trasformandola in rampa di accesso al «mostro sotterraneo», il presidente del XVII municipio Roberto Vernarelli ha sollecitato lUfficio tecnico per lelaborazione di un progetto di riqualificazione strutturale della piazza. I lavori inizieranno entro il primo bimestre del 2006 e dureranno 7/8 mesi, per un importo di un milione di euro. Nel mentre, la circolazione viaria non subirà modifiche sostanziali, e per limitare al massimo i possibili disagi il programma lavori ha previsto la suddivisione della piazza in quadranti.
Gli interventi riguarderanno la pavimentazione, le alberature, le caditoie e i pozzetti di deflusso delle acque piovane, gli angoli seduta. Particolare risalto sarà dato al monumento ai Caduti della Grande Guerra, oggi indecorosamente nascosto dalle numerose auto in sosta. In questa fase preliminare Vernarelli e lassessore ai Lavori pubblici Giulio Celi stanno presentando il progetto alla cittadinanza per raccogliere proposte e suggerimenti che, dopo il vaglio dei tecnici, potranno rendere ancor più lintervento a misura dei fruitori.
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