Massimo Tengattini
da Bergamo
Orfana di quattro titolari squalificati (Doni, Donati, Zampagna e Adriano) l'Atalanta conosce la prima sconfitta casalinga ad opera di un Torino abbastanza abile e lucido nell'approfittare degli episodi favorevoli nell'ultimo quarto d'ora del match.
Il primo tempo scorre via alla camomilla: se si eccettuano un diagonale di Ventola parato da Abbiati in avvio e una botta dal limite di Rivalta alta di un soffio allo scadere, per il resto nerazzurri e granata preferiscono non rischiare troppo. Il 3-4-2-1 impostato da Zaccheroni tiene a bada senza eccessivi patemi il duo Ventola-Soncin, che cerca invano di dare profondità al gioco dei nerazzurri. Anche la retroguardia orobica non denota troppe difficoltà nel controllo di Abbruscato (al posto dello squalificato Stellone) e dei trequartisti Rosina e Lazetic. Sembra una partita avviata verso un salomonico 0-0.
Nella ripresa, però, il match s'infiamma. Soncin, verso il quarto d'ora, ha sul piede due buone occasioni, ma entrambe le conclusioni, deboli e centrali, finiscono per fare solo il solletico ad Abbiati. Più impegnativa la parata di Calderoni al 22', che deve metterci prima il piede e poi la manona per evitare che un insidioso rasoterra di Rosina termini in fondo al sacco.
Colantuono tenta quindi la carta del fantasista Bombardini al posto del generoso Soncin. Ma pochi minuti più tardi (33') è Zaccheroni a pescare dal mazzo l'inaspettato jolly: calcio d'angolo, mischia nell'area nerazzurra, tiro di Lazetic dal limite e Bernardini, nel tentativo di ribattere la conclusione, finisce per svirgolare il pallone proprio sulla faccia di Rivalta, che non riesce a evitare la deviazione nella propria porta.
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