Cronaca locale

La commedia parla giapponese

Una novità per l’Italia. Questo spettacolo, creato su commissione del Ministero di Cultura Italiana e della Japan Foundation, è stato rappresentato con straordinario successo nei teatri nazionali giapponesi di tradizione: Tokyo, Nagoya, Kyoto ed Osaka. Il progetto prevedeva il confronto tra il genere del Kyogen, antica farsa giapponese che risale al 1300, e la Commedia dell’arte. Un’occasione unica di confronto: Kuniaki Ida, il regista dello spettacolo, ha scelto due classici, il Parlamento e la Bilora del Ruzante, per illuminare le caratteristiche comuni di queste due forme teatrali solo apparentemente distanti.
La grande particolarità di questo incontro è che, per la prima volta nella storia, attori non giapponesi si cimentano con un genere a loro lontano, la tradizione nipponica del teatro no.
Lo spettacolo è stato creato seguendo la necessità di comunicare con un pubblico di cultura e lingua differenti, pertanto la sua comprensione non si basa sul solo linguaggio orale ma sull’immagine ed il movimento. Seguendo la tradizione della Commedia dell’Arte, alcuni attori usano maschere, create da Amleto Sartori (il famoso mascheraio dell’Arlecchino servitore di due padroni di Strehler) concentrando così tutto lo spettacolo sul solo gioco dell’attore.
Il Parlamento di Ruzante «che ièra vegnù de campo» offre un potente scorcio demistificatorio, di grande poesia, della realtà della guerra: protagonista assoluto della pièce è un villano goffo, beffato e coperto di malattie e pidocchi, che ritorna dalla guerra e racconta le sue disavventure al compare Menato.
Ciò che colpisce di più dell’opera è proprio la grande attualità nella trattazione del problematico rapporto dell'uomo con la guerra e dei poveracci mandati come carne da macello per acquietare le voglie dei potenti.
La stessa straordinaria caratteristica, tipica del Ruzante, di trattare temi «universali» al di là delle contingenze storiche, ritorna nella Bilora, una commedia antica che tocca in realtà un tema profondamente contemporaneo: la tragedia di quei popoli che sono costretti a lasciare la propria terra, le loro case ed i loro cari, seguendo le illusioni e le allucinazioni di una vita migliore create dal «primo mondo».
Parlamento/Bilora di Ruzante
Teatro Arsenale
via Cesare Correnti
da stasera al 10 febbraio
martedì-sabato ore 21.15
domenica ore 16.

30
Tel. 02-8321999/02-8375896

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