il commento 2

di E che cavolo, pardon, che diamine.

Il Pd in rivolta? Certo, quel che resta del Pci e della decrepita e ortopedica sinistra democristiana, stride e spurga tossine. Stride e spurga perché Matteo Renzi, nel suo modo confusionario, perentorio, annunciativo – la sua festa nazionale è l'Annunciazione – affabulato e chiacchierone, sta cercando di fare esattamente quel che Berlusconi cercò di fare prendendosi in genere martellate sui denti e bastonate sulla nuca.

Ora è di moda l'accusa a Renzi è di essere il Thatcher italiano, ma è un'accusa sbagliata. Renzi semmai è (la pallida ombra di) Tony Blair, il giovanotto che seguendo il solco

aperto dalla Lady

di Ferro portò

definitivamente l'Inghilterra nel mondo moderno dopo aver messo a tacere la demagogia della prepotenza sindacale e dopo aver sconfitto il populismo di sinistra.

La Thatcher ebbe dalla sua una maggioranza di ferro che le permise di fare la Lady di ferro e al suo figlioccio di ex sinistra socialista, poi di fatto liberale, di resettare e ricostruire il Regno Unito. Berlusconi non ha mai avuto quella maggioranza e ha dovuto giocarsi ogni passo ai dadi della politica degli alleati.

E Renzi oggi cerca di fare, con una maggioranza ipotetica (anche se realistica) del quaranta per cento, quel che a Berlusconi non è stato mai consentito.

Poi si chiedono che cosa c'è dietro il Patto del Nazareno come se fosse un segreto di Fatima moltiplicato per le trattative Stato-mafia. Dietro patto del Nazareno c'è una evidente analogia di desideri politici.

Punto e fine del mistero.

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