Roma

Comune, centralizzati gli acquisti

La razionalizzazione dei costi in salsa capitolina è in fase di decollo. In contemporanea alla presentazione del bilancio, il Campidoglio ha dato avvio al processo di contenimento della spesa che avrà come attore principale la Centrale unica per gli acquisti. A regime, il risparmio annuo, calcolato dagli esperti capitolini, ottenuto grazie alle 5 azioni di razionalizzazione previste - rinegoziazione contratti, gare centralizzate, monitoraggio consumi, razionalizzazione del parco fornitori, insourcing - dovrebbe essere compreso tra 126 e 195 milioni. Spalmato sul triennio 2010-2012, si calcola che la riduzione dei costi possa raggiungere una cifra oscillante tra i 150 e i 200 milioni. I risparmi annui complessivi, derivanti sia dalla riduzione della spesa per beni e servizi che dal miglioramento dell’efficienza operativa - ovvero riduzione delle risorse dedicate agli acquisti e loro riallocazione su altre attività - possono infatti superare i 150 milioni. La strategia messa in campo dalla giunta Alemanno prevede una serie di leve di razionalizzazione: lo sfruttamento di economie di scala mediante l’aggregazione degli acquisti, una più efficace gestione della domanda, monitoraggio della spesa e, dulcis in fundo, l’utilizzo di una piattaforma informatica per gli acquisti. Perno essenziale di tutto questo processo di contenimento della spesa è la Centrale unica degli acquisti che con la delibera n. 183 del 23 giugno è investita di un robusto pacchetto di competenze. A partire dall’acquisto centralizzato di tutti i beni e servizi di uso comune standardizzabili la cui spesa è pari, allo stato attuale, a 740 milioni di euro con in testa i fitti per immobili con 113 milioni. Tra i beni e servizi non di uso comune, per i quali la Centrale unica individua le opportunità di razionalizzazione dei costi e monitora i processi di acquisto, svetta come spesa la gestione dei trasporti urbani con 566 milioni, seguita dall’assistenza a minori, disabili e anziani (239 mln) e dai servizi per turismo e cultura (122 mln). Alla Centrale unica, articolata in 2 unità organizzative e composta, a regime, da un organico tra le 70 e le 85 persone, spetta anche il governo dell’intero processo di acquisto attraverso la pianificazione della spesa e la raccolta dei fabbisogni, il monitoraggio e il controllo di tutta la spesa, il controllo del rispetto delle procedure e la promozione e l’utilizzo di strumenti di e-procurement. Una parte non indifferente delle energie del neo-organismo sarà concentrata sulla negoziazione con i fornitori con un risparmio stimato di non meno di 3 milioni l’anno e sull’applicazione di corpose penali per eventuali difformità rispetto ai livelli di servizio prestabiliti. Particolare attenzione verrà inoltre messa nella scrittura dei bandi di gara per gli appalti pubblici e nel supporto informatico che dovrebbe garantire un migliore coordinamento dell’intero processo di acquisto.

Ogni operazione, dunque, avviene sotto la supervisione di un ente accentratore il cui obiettivo principale è tagliare le spese allegre del passato che per i beni e servizi dal 2006 a oggi sono aumentate di ben il 27%.

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