Il Comune non vuole armare i vigili

Il consiglio comunale, ieri, ha respinto la mozione con cui l’opposizione chiedeva al sindaco di portare in aula il regolamento dell’armamento della polizia municipale, che prevede di dotare il corpo dei vigili urbani di un’arma da fuoco individuale a canna corta e di un bastone gommato. Il testo, tra l’altro, è stato già approvato dalla commissione sicurezza e dai sindacati della municipale nella scorsa consiliatura, ma per la sua entrata in vigore serve l’ok del consiglio. E in aula quel regolamento non è mai arrivato. Per questo la Cdl, che ritiene necessario far avere le armi ai vigili, ha presentato la mozione. Bocciata, appunto ieri, con 19 voti contrari e 17 favorevoli. «Ci sembra necessario - osserva Sergio Marchi, consigliere comunale di An - che l’amministrazione dia una garanzia in più agli agenti della municipale, tutti i giorni in prima linea, esposti in quanto tutori dell’ordine pubblico a rischi e pericoli vari».
«Il Campidoglio - osserva Giancarlo Cosentino, della Cisl - ci espone tutti i giorni a fare servizi che richiedono armi, ma poi non ci fornisce la strumentazione necessaria.

L’amministrazione è priva di un piano organico che riguardi la municipale. Chiediamo al sindaco che ci dica quali sono le nostre funzioni. Se dobbiamo fare pronti interventi o servizi notturni allora ci dia le armi».

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