(...) battaglione del 473esimo reggimento di fanteria della quinta armata Usa. I tedeschi ormai erano alle corde e cercavano, come potevano, di far fronte allinarrestabile impatto dellesercito americano. Hitler non aveva voluto sentire ragioni e gli ordini parlavano di resistere fino allultimo uomo. Ma ormai, sembrava più un suicidio che uno scontro. Quando alla fine i due eserciti si trovarono faccia a faccia, era il 14 aprile del 45. La battaglia durò tre giorni e fu una delle più sanguinose mai combattute sul territorio italiano. Quando gli ultimi cannoni tacquero, sulle colline insanguinate della Liguria si contarono i corpi di 161 soldati americani, mentre circa altri 500 riportarono ferite di vario genere. I tedeschi, per quanto annientati, lasciarono i loro morti sul campo e si ritirarono verso nord. Leroismo di quella battaglia venne premiato dallo Stato Maggiore americano con 3 medaglie doro, 18 dargento e 64 di bronzo. Molte furono postume. Tra i premiati anche diversi nomi italiani, figli di emigranti. Tra questi il sergente Charles S. Grosso (croce dargento) e il tenente James R. Olivo, il sergente Anthony J. Garafola, il tenente Salvatore G. Mormino, i soldati William J. Galligani e Paul A. Gallucci, il caporale Guyde A. Lombari, tutti stelle di bronzo.
È in onore di questi soldati americani, morti per liberare lItalia dal dominio nazista, che lassociazione culturale «Nicola Nostra», sodalizio del borgo medioevale di Nicola, frazione di Ortonovo, ha deciso di collocare una targa commemorativa in ceramica su una facciata del locale centro storico. Una targa di 60x40 centimetri nel quale viene ricordato il sacrificio di quei giovani a pochi giorni dalla fine di uno dei più sanguinosi conflitti planetari che la storia ricordi. Ma qualcuno, a quanto pare, non sembra essere daccordo.
«Tutto è cominciato quando, come associazione, abbiamo presentato in Comune la richiesta di mettere la targa - racconta Elio Gentili, presidente di Nicola Nostra - Dal momento che non potevano dirci subito di no, anche perché a Ortonovo ci sono targhe commemorative di episodi e personaggi di ogni genere, allora ci hanno imposto un pazzesco iter burocratico: unistanza in bollo sottoscritta dal proprietario dellimmobile corredata da una relazione paesaggistica, il bozzetto della targa commemorativa, documentazione fotografica dinsieme dellimmobile con lindicazione della parte della facciata nella quale si prevede di collocare la targa. Ma mica è finita qui! A quel punto dovrà esprimersi la Commissione edilizia comunale e, se il parere fosse positivo, dovrà rilasciare autorizzazione paesaggistica e inviare gli atti alla Soprintendenza per i Beni architettonici e per il paesaggio della Liguria. Quando si otterrà risposta, sempre che anche questa sia positiva, allora e solo allora il Comune rilascerà lautorizzazione al posizionamento della targa. È ovvio che, se avessimo dovuto seguire tutto questo iter, la targa lavremmo collocata tra uno o due anni. Così, anche per evitare i 500 euro della multa che ci è stata ventilata, sistemeremo la nostra targa su un pannello mobile che poi, a cerimonia avvenuta, toglieremo per risistemarlo in via definitiva ad autorizzazione ottenuta».
La manifestazione per festeggiare il 62esimo anniversario della liberazione di Ortonovo inizierà questa mattina alle 10 con il convegno storico «Vita e morte dietro la linea gotica: la battaglia di Ortonovo (14-17 aprile 1945). Relatori saranno Elio Gentili («Un reparto atipico sulle bloody hills ortonovesi: il 473° Rgt. Fanteria Usa»; Pino Meneghini («5 aprile 1945: i Nisei del 442° Rgt. Fanteria Usa allattacco»); Emilio Guidi («La battaglia finale: gli schieramenti contrapposti sul fronte Apuo-Lunense»).
Parteciperà anche una delegazione militare degli Stati Uniti proveniente dalla base Nato di Camp Darby, a Livorno.
Domani i festeggiamenti continueranno con la S. Messa celebrata nella chiesa dei SS. Giacomo e Filippo, a Nicola, in memoria dei «161 soldati americani caduti in combattimento nelle terre di Luni». Lo scoprimento della targa commemorativa avverrà alle 11, in presenza dei militari Usa. Alle 16,30, infine, tutti sul monte Acuto per un omaggio alla croce eretta in memoria dei caduti.
E anche agli amministratori neocomunisti di Ortonovo verrà chiesto di togliersi il cappello per onorare quei ragazzi americani che, sacrificando la loro vita, hanno permesso pure a loro di vivere in un Paese democratico.
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