Concerti all’Arena ma le star non lo sanno

Un altro pasticciaccio sulle gare pubbliche continua. Dopo Sea e Carnevale, lo show a Palazzo Marino continua la «Milano Arena Music», che archivia anche nel nome il Jazzin’Festival targato Moratti e offre un cartellone di 39 artisti che si alterneranno dal 3 al 30 luglio all’Arena civica. Da Alanis Morrisette ai Cranberries, da Manu Chao a Marilyn Manson, Roberto Vecchioni, Franco Battiato, fino al tributo a Lucio Dalla. Forse. Perchè la società vincitrice della gara, la Net service srl, non ha mai preso contatti con i promoter che gestiscono l’ottanta per cento degli artisti in elenco. Altri - da Caparezza ai Massive Attack - sarebbero impegnati in altri festival o addirittura Paesi. «Non siamo degli sprovveduti, da oggi verificheremo la fattibilità reale della proposta che abbiamo scelto. Abbiamo 35 giorni di tempo e non aspetteremo la fine» è la garanzia dell’assessore alla Cultura Stefano Boeri in evidente imbarazzo alla conferenza stampa convocata ieri per annunciare «la grande musica» in scena la prossima estate all’Arena. Ieri il Comune ha aperto 2 buste, una della FourOne e quella vincente di Net, con un calendario quasi fotocopia.

É il direttore artistico di LiveNation De Luca ad alzare la mano in conferenza stampa: «Apprendo che i miei artisti parteciperanno al festival ma non sono mai stato contattato, io avevo accordi con la FourOne». Che chiede di invalidare la gara. Partite le trattative tra Comune, Net e promoter per salvare i concerti (e la faccia).

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