CONFARTIGIANATO

Le mancate liberalizzazioni dei servizi pubblici e privati sono costate nell’ultimo anno alle famiglie italiane 2,9 miliardi in più, con un aggravio sui costi di ogni famiglia di 115 euro a causa degli aumenti di tariffe e prezzi. La cifra è stata calcolata da Confartigianato, sulla base dei rincari tra giugno 2010 e giugno 2011. A pesare di più i servizi pubblici locali relativi a gas, energia, acqua, igiene ambientale e trasporto pubblico: un mercato di 32.166 milioni con 185.684 addetti. Per i consumi di acqua, le tariffe in Italia sono cresciute dell’11,7%, contro il 3,6 nel resto d’Europa. Anche spostarsi coi mezzi pubblici è più costoso: +7,2% le tariffe dei trasporti urbani, +6,3 quelle dei trasporti extraurbani. Segno più anche per la raccolta rifiuti: in un anno i rincari nel nostro Paese sono stati del 4,5%, rispetto al +2,5% della media europea.

Aumenti che non fanno che peggiorare una tendenza decennale: tra giugno 2000 e giugno 2010, mentre il tasso d’inflazione è salito del 23,9%, le tariffe di acqua, rifiuti e trasporti su gomma hanno fatto registrare un boom del 54,2%.

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