Cronache

Consiglio comunale, la sinistra perde pezzi

Il Pd perde un voto. In consiglio comunale a Genova, cambio nel centrosinistra: esce Ivaldi, (ri)entra Maggi. Enrico Ivaldi, eletto nelle fila dell’Ulivo, e confluito naturalmente nel Pd, lascia lo scranno in sala Rossa per motivi personali. A prendere il suo posto Franco Nino Maggi, che, però, entra nel Gruppo Misto, non avendo aderito al Partito Democratico. Nino Maggio torna in sala Rossa dopo quattro anni. Nella lista degli «esclusi» nel maggio del 2007, era già stato consigliere comunale con il sindaco Giuseppe Pericu.
Il gattile di Genova (quasi 200 felini) è allo stremo. E i fondi per il mangime sono finiti in microchip. La denuncia arriva dal consigliere comunale Andrea Proto, che si è autotassato per portare al gattile di Quarto «Quattro sacchi di croccantini - racconta - per 250 euro, spesi di tasca mia». Il contributo del Comune è stato sospeso: i soldi, su scelta di un funzionario del comune, sono andati per i microchip. «Oltre il danno la beffa - spiega il consigliere Idv -: i gatti chippati sono solo 180. Gli altri non sono di nessuno». Proto, che parla di «decisione scellerata del Comune» ha chiesto al sindaco di intervenire al più presto per salvare il gattile dalla rovina.
Tassa di soggiorno e patto di stabilità: si torna a parlare di due argomenti che hanno tenuto banco sulla stampa la scorsa settimana. L’assessore al turismo, Gianni Vassallo, ha assicurato che non sarà una gabella per i turisti e saranno prima di tutto le associazioni alberghiere a decidere in merito. «Genova è una città da city break, tre, quattro giorni al massimo - spiega Vassallo - non sarà l’eventuale tassa da tre euro a scoraggiare i visitatori». Del patto di stabilità, invece, l’assessore al bilancio Franco Miceli si dice pronto sforare la spesa del patto: «Se anche gli altri comuni fossero pronti a fare lo stesso, in segno di protesta. Genova, da sola, può andare poco lontano».
In via Buranello, a Sampierdarena c’è un grave ritardo nei lavori. Lo ammette lo stesso assessore ai lavori pubblici del comune di Genova, Mario Margini. Ma la colpa è delle Ferrovie «che erano già a loro volta in ritardo con i lavori nella stessa via e ci hanno costretto a consegnare il cantiere all’azienda esecutrice dei lavori con un ritardo di qualche mese». Poi, ci si è messa anche la Soprintenza, che ha rallentato i lavori in via Cantore e largo Gozzano, chiedendo l’utilizzo di materiali specifici per un restauro conservativo. «All’angolo con via D’Aste - spiega Lilli Lauro -, c’è un bar che è rimasto schiacciato dietro le transenne ormai da mesi, ma sembra che non ci sia una via d’uscita».

L’assessore Mario Margini si è detto disponibile ad affrontare tutto il nodo dei lavori di Sampierdarena in una seduta dedicata del consiglio comunale.

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