Calciatori ed esperti riuniti al Palalido per il primo grande convegno cittadino sulla medicina sportiva. A condurre i lavori di ieri, dal titolo «Nuovi modelli organizzativi in medicina dello sport», cerano Armando Gozzini, presidente di Milanosport, e il medico Daniele Clementi. Unoccasione per fare il punto sulle nuove scoperte applicate allo sport professionistico, ma anche sulle nuove opportunità offerte a chi svolge attività amatoriale.
A dare lo start al convegno è stato Gozzini, poi, insieme al presidente di Milanosport si sono alternati sul tavolo dei relatori Enrico Castellacci, medico sociale della Nazionale, oltre ai colleghi di Inter e Olimpia basket, Franco Combi e Bruno Carù. Nel primo pomeriggio si è discusso di «Nuove frontiere in traumatologia dello sport», mentre più tardi si sono accesi i riflettori sulla tavola rotonda con esperti, ex calciatori ed atleti del calibro di Billy Costacurta, Ivan Zazzaroni, Filippo Grassia e Giorgio Rondelli.
Tra gli interventi più sentiti quello del difensore del Milan, che ha spiegato quanto sia determinante per lesito di una partita il gioco di sponda tra allenatore, preparatore atletico e giocatore. «Prima di ogni big match - ha sottolineato Costacurta - ho sempre seguito in modo scrupoloso i consigli del medico sportivo, grazie a cui ho affrontato al meglio anche le sfide più difficili. Il preparatore atletico infatti non ha soltanto un ruolo scientifico, ma esercita un influsso culturale ed educativo sugli sportivi di cui si occupa». Anche perché le nuove scoperte permettono al team di specialisti che segue la squadra di tenere sotto controllo lintera attività di ogni atleta. «Negli ultimi 15 anni - ha spiegato Gozzini - sono stati fatti passi avanti in tutti gli ambiti, dallo studio dei carichi di lavoro al corretto rapporto tra glicemia e insulina, dalla nutrizione alla possibilità di controllare lo stress del giocatore attraverso gli esami del sangue. Le macchine al servizio dei medici sono state perfezionate, a San Siro si è prestata grande attenzione agli interventi d'emergenza, con la realizzazione di un carrello portatile per gli atleti infortunati».
Novità che ora potranno essere messe al servizio di tutti i cittadini, incluso lanziano che si allena nella palestra sotto casa. «Tra giocare a San Siro e fare una partita di calcio con gli amici ci sono gli stessi identici rischi - ha sottolineato Gozzini -. Quello che vogliamo lanciare è un messaggio rivolto a ogni amante dello sport: prima di scendere in campo, fai tutti i controlli necessari.
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