Cronache

Consiglio È scontro sul regolamento della pubblicità

Lunga discussione in consiglio comunale per votare il «Nuovo regolamento per l’applicazione del canone per l’installazione di mezzi pubblicitari». In pratica, le regole per gestire tutti i messaggi pubblicitari, dalle pensiline dei bus ai contenitori per la raccolta differenziata, passando per i supporti informativi. «Ma ancora una volta siamo di fronte al principio di discrezionalità - dice Lilli Lauro, Pdl -. Il regolamento è zeppo di termini come di norma, con cautela, preferibilmente e via dicendo. Cosa che lascia intendere che il potere decisionale andrà ancora una volta in mano agli uffici». Saranno infatti gli uffici tecnici a stabilire di volta in volta il rilascio delle autorizzazioni, la scelta del canone da corrispondere e, eventualmente, elevare le sanzioni.
«Avevamo chiesto espressamente, anche dopo aver raccolto il disappunto degli operatori del settore - spiega Lauro -, che venisse introdotta una commissione mista con potere decisionale in questo ambito. Una commissione come già esisteva ai tempi del sindaco Sansa, con rappresentanti del Comune, della polizia municipale e soprattutto i rappresentati delle categorie del commercio. Che sono i primi soggetti che hanno bisogno di regole chiare e precise in questo ambito».
Il regolamento è stato approvato dal consiglio comunale in serata.
Il negozio di De Andrè
Riaprirà i battenti a ottobre 2011 lo storico negozio Tassio di via del Campo. Lo ha assicurato l’assessore alla cultura Andrea Ranieri, interrogato in aula dai consiglieri Franco Debenedictis (Idv) e Basso (L’altra Genova). L’assessore ha spiegato che la gara di appalto è stata aggiudicata nel maggio 2010. Adesso il soggetto gestore di quello che tornerà ad essere un vero e proprio punto di riferimento - anche turistico - per gli amanti di De Andrè, sta portando avanti i lavori di ripristino. Che dovrebbero concludersi entro ottobre 2011. «Con il negozio è stato acquisito anche l’importante patrimonio discografico - dice Ranieri -, che contiene rarità ormai introvabili.

Sarà un museo dedicato certamente a De Andrè ma anche a tutta la canzone d’autore e il segmento commerciale dovrà rispettare la vocazione culturale dell’emporio».

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