Cronache

continua la solidarietà dei lettori

Vi sono sempre vicino, non mollate mai. Un abbraccio al coraggioso Francesco Guzzardi.
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Tutta la nostra vicinanza e solidarietà dopo le vergognose minacce a Francesco Guzzardi
Marco Cappeddu
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Che schifo vedere questa società che mentre da una parte difende il diritto di stampa quando questa ritengono possa venir a nuocere la loro parte ed invece attaccano con tecnica «brigatista» quelli che definiscono «servi del padrone»! Esprimo a Te Massimiliano e a tutta la tua redazione la mia sincera solidarietà e condanno questa aggressione terrorista e per i continui vergognosi attacchi che spesso vengono rivolti alla vostra testata da parte degli «anti-italiani». La stessa solidarietà valga anche a tutti quei giornalisti che svolgono il delicato compito di informare con correttezza la collettività.
Voglio augurarmi che adesso, in assenza di un governo che tentenna, nei confronti di questi personaggi movimenti e vari centri sociali e tutti quelli che ci stanno dietro, ci siano rapide indagini e pronte e pesanti pene prima di dover assistere al ripetersi dei tragici fatti che ben ricordiamo.
Resto a disposizione per quanto possa essere di utilità compatibilmente con le mie poche capacità.
Con affetto, vostro
Piergiorgio Razeti
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Con colpevole ritardo vorremmo esprimere la nostra solidarietà al dott. Guzzardi per le vigliacche minacce di cui è stato oggetto. Manifestare le proprie idee, a quanto pare, dà fastidio a qualche persona «democratica». Con simpatia.
Nello Caccavale
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Caro direttore Massimiliano Lussana, leggendo quanto accaduto al vostro Francesco Guzzardi e alla Redazione, si resta sbalorditi e pensosi.
Facciamo dunque quadrato immaginando che, a parte la volontà di andare avanti, Francesco stia passando un momento brutto e con lui tutti Voi e la sua famiglia.
Sono sicura che la solidarietà sia arma efficace contro i vili.
Quei vili che circolano a Genova. Che strisciano dietro le porte chiuse, che si muovono di notte, che sabotano e incendiano.
Saluto i colleghi consiglieri della Valbisagno ai quali auguro la forza di affrontare un frangente tanto delicato e preoccupante.
Attraverso i Municipi il Comune ha ottenuto di dividere il territorio isolandone le singole porzioni. Micro-mondi avulsi, scollegati e in affanno per un surplus di mansioni; divisi quasi da confini fisici. Così rischiano di apparirci lontane le vicende della Valbisagno. E invece appartengono alla città, a noi tutti. A Genova ferita troppe volte nei decenni dalla violenza e dall'arroganza, dal radicalismo politico.
Caro Francesco, conservo i tuoi articoli e resoconti nella mia rassegna stampa come esempio del coraggio «normale» e quotidiano di un lavoratore, di un giornalista «colpevole» di informare e svolgere attentamente il proprio mestiere.
Forza Francesco, forza «Il Giornale». Forza!
Con affetto.
Milena Pizzolo
Ass. Territorio Municipio Centro Est
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Caro Massimiliano, esprimo la mia vicinanza al Giornale, di cui mi onoro di essere collaboratore, e a Francesco Guzzardi per le inaccettabili minacce ricevute. Mi associo alla sorpresa di Sandro Biasotti che rilevava la stranezza di questi attacchi in relazione a servizi giornalistici sulla Val Bisagno. Evidentemente, la fotografia della situazione e il diritto ad esercitare una cronaca corretta, agli occhi dell’anonimo estensore delle minacce, sono da rubricare come reati di lesa maestà.
Edoardo Musicò
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La solidarietà a Francesco Guzzardi e alla redazione da parte di un amico de «Il Giornale» per le vili minacce che avete ricevute si carica non tanto di rabbia e indignazione, scontate, quanto di maggior determinazione a impegnarsi nella battaglia contro tutti i maestrini che da qualche tempo «delirano» di libertà di stampa minacciata ma che poi ignorano, come riferisce Diego Pistacchi nel suo corsivo, quel minimo di solidarietà che meriterebbe un loro collega e un quotidiano fatti oggetto di pesanti minacce per aver riferito doverosamente fatti accaduti in città. Quei maestrini li conosciamo bene. Sono stati allevati e cresciuti nello stesso brodo di intolleranza che genera gli esaltati che mandano lettere minatorie anonime. Forse credono di intimidire. Non hanno capito che ormai sono fuori corso.
Dionisio di Francescantonio
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Sono sempre in prima linea, insieme a voi, e la vicenda della lettera a Guzzardi mi fa sentire, se possibile, ancora più vicino alla grande famiglia del Giornale.
Rocco S.
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Sono un lettore dal primo numero e per la prima volta scrivo a quello che considero anche un po’ il mio Giornale per dare tutta la mia solidarietà al dottor Francesco Guzzardi e alla redazione per i vili attacchi che vi sono stati rivolti. Vi prego, continuate così, la libertà di idee e di valori che vi contraddistingue è un baluardo per noi lettori.

Continuate a informarci di ciò che accade e denunciare le malefatte di certa politica.
Cordiali saluti
Antonio Schenone

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